Reggio Calabria, Falcomatà, aumentati i tamponi per le categorie più a rischio
Mar 27, 2020 - redazione
«Il laboratorio di analisi di via Willermin ha esteso i tamponi alle prime categorie più a rischio, ovvero medici ed infermieri. Si procederà, poi, con i ricercatori ed i farmacisti, fino a coprire l’intera fascia delle persone maggiormente esposte al contagio. La battaglia sull’allargamento dei test, dunque, inizia a dare i sui frutti». E’ quanto afferma il sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà dopo aver sentito il dott. Antonio Bray, direttore sanitario dell’Asp, al quale ha chiesto informazioni sull’organizzazione messa in campo per la raccolta dei campioni biologici rivolta alle analisi di conferma del test molecolare sul Coronavirus.
«Ho avuto garanzie – ha detto Falcomatà – sul fatto che le prove verranno svolte anche su altre categorie particolarmente a rischio, le stesse che avevamo individuato nei giorni scorsi e che fanno riferimento ad uomini e donne delle forze dell’ordine, ai dipendi dei supermercati, agli operai del settore d’igiene urbana, ai postali, ai corrieri, agli autotrasportatori, ai bottegai, ai fruttivendoli o ai benzinai. Insomma, senza voler dimenticare qualcuno, i tamponi saranno effettuati a tutti coloro che, in questi giorni – e non è un eufemismo dirlo – stanno garantendo la nostra sopravvivenza».
«Naturalmente – ha spiegato il sindaco – servono organizzazione e risorse e la Città Metropolitana, anche in questo caso, farà la sua parte. Ho assicurato, infatti, la disponibilità ad individuare somme utili all’acquisto di tamponi così da estendere il campionamento e ottenere, in questo modo, numeri e dati certi tali da prevenire il diffondersi del virus ed infondere conforto e sicurezza in ogni cittadino di Reggio Calabria».
«Quindi – ha concluso Falcomatà – l’amministrazione di Palazzo Alvaro procede sul solco già tracciato con l’acquisto di attrezzature elettromedicali da distribuire nei vari reparti Covid-19 del nostro territorio. Nella giornata di ieri, infatti, sono stati consegnate le prime apparecchiature sanitarie all’ospedale di Reggio Calabria ed alle altre strutture dell’area metropolitana».
«Le mie più vivide congratulazioni ai finanzieri della Compagnia di Gioia Tauro, che hanno intercettato e sequestrato una partita di 900 kit per la diagnosi del coronavirus privi delle necessarie certificazioni». Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.
«I militari hanno fatto il proprio dovere con la consueta professionalità. In questo caso, dall’intera comunità reggina deve giungere loro un plauso particolarmente sentito – evidenzia l’amministratore – in quanto i 900 kit interessati dal sequestro cautelare, privi di certificazione CE e delle prescritte validazioni da parte delle autorità sanitarie italiane, avrebbero potuto generare numerosi falsi “negativi” favorendo in maniera esponenziale il propagarsi del Covid-19. Tanto più che questi dispositivi erano stati posti in vendita anche attraverso uno specifico sito Internet, altro illecito: ma la perizia dei finanzieri ha permesso di “congelare” l’intero stock di materiale sanitario non sicuro e di bloccare anche la consegna dei kit già acquistati online con tanto di bonifico. A questi bravissimi uomini dello Stato – dichiara Falcomatà – indirizzo l’apprezzamento mio personale, dell’Ente che rappresento e di tutta la popolazione per avere tutelato la salute pubblica così bene e con grande tempestività».
Aggiunge il sindaco metropolitano: «In giorni che ci vedono impegnati allo spasimo su più fronti, per estendere l’effettuazione dei tamponi alla più ampia platea possibile di cittadini, attrezzare al meglio tutti i presìdi ospedalieri del territorio metropolitano e impedire assembramenti d’ogni genere che potrebbero vanificare gli attuali sacrifici della popolazione, lasciatemi esprimere sconcerto e tutta la mia amarezza – stigmatizza Giuseppe Falcomatà – per l’esistenza di soggetti, fortunatamente pochissimi, che in questa fase continuano a mettere al primo posto l’ “io” anziché il “noi”, speculando sulla pelle della gente e anteponendo i propri interessi economici all’incolumità delle persone e alla necessità assoluta d’arginare il diffondersi del coronavirus. Questo – osserva il sindaco metropolitano – non è consentito a nessuno: si prendano lezioni dai tantissimi cittadini ligi al dovere e pronti a sacrificarsi e a chiudersi in casa pur di fare la propria parte. A tutti, ripeto una volta ancòra: non mollate. State facendo la cosa giusta, che presto porterà tutti noi a riabbracciare i nostri affetti e a riguadagnare la nostra vita normale».