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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 16 APRILE 2024

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Reggio Calabria, Arillotta (Udc), brogli elettorali, “la questione è grave” Il ritornare degli stessi toni, ci impongono, però, di esprimere quella che è stata sempre la nostra idea, e quali siano i canali sui quali, a nostro modesto avviso, la polemica politica dovrebbe muoversi

Reggio Calabria, Arillotta (Udc), brogli elettorali, “la questione è grave” Il ritornare degli stessi toni, ci impongono, però, di esprimere quella che è stata sempre la nostra idea, e quali siano i canali sui quali, a nostro modesto avviso, la polemica politica dovrebbe muoversi

Torna in questi giorni alla ribalta delle cronache la vicenda dei brogli alle ultime elezioni comunali, sulla quale, quello dell’UdC, non è uno … svegliarsi all’improvviso, perché avremmo voluto dire anche prima, se non fosse stato che la polemica ha preso una piega che non abbiamo condiviso, perché le … sparate, o le frasi ad effetto, non appartengono al nostro stile ed alla nostra cultura, specie se riferite a fatti di così incommensurabile gravità.
Il ritornare degli stessi toni, ci impongono, però, di esprimere quella che è stata sempre la nostra idea, e quali siano i canali sui quali, a nostro modesto avviso, la polemica politica dovrebbe muoversi.
La questione sulle responsabilità del consigliere Castorina non ci appassiona, ed anzi speriamo vivamente, e nonostante le inquietanti evidenze che emergono dalle notizie giornalistiche, che possa chiarire la propria posizione ed essere presto restituito alla vita civile, ed alla sua onorata famiglia.
L’UdC esprime, poi, il ringraziamento a chi, magistrati, forze dell’ordine, pubblici dipendenti, ha contribuito a fare emergere i fatti, sicuramente insidianti fin dalle fondamenta le basi sulle quali su fonda la nostra sempre fragile democrazia.
Non pensiamo che il Sindaco abbia un’idea della democrazia diversa da quella comune; pensiamo piuttosto che tenti di difendere la posizione sua e dell’Amministrazione che dirige. Però deve comprendere che questa difesa non può giungere fino al punto dall’ignorare quel che sembra, dai documenti diffusi, che sia incontrovertibilmente accaduto.
La questione c’è, ed è grave, perché attiene al regolare svolgimento non di semplici primarie, ma di elezioni importanti, dal cui risultato dipende la vita della comunità più numerosa della Regione Calabria, tra le più numerose del Mezzogiorno d’Italia, la cui rappresentanza istituzionale ha fondamentale incidenza nel procedimento di formazione dell’Organo di Governo di una Città Metropolitana, e quindi con effetti riflessi anche sull’amministrazione degli altri 96 Comuni della provincia. Inoltre, Reggio deve presentarsi con dignità al cospetto della Calabria, dell’Italia e del Mondo, e quindi non si può restare indifferenti rispetto a forme così puerili di alterazione del consenso.
È vero che dell’accertamento dei fatti deve occuparsi la Magistratura, ma è vero anche che già solo quello che sembra sia stato accertato ci dice che si sono verificate delle falle nell’organizzazione degli uffici comunali deputati alla gestione amministrativa del procedimento elettorale, e noi pensiamo che su questo il Sindaco non possa esimersi dal riferire alla Città, attraverso il suo Consiglio Comunale.
Il Sindaco, che, come affermato in altro caso dal Tribunale di questa Città, ha doveri di controllo, vigilanza, gestione della res publica secondo criteri di correttezza, efficienza e buon andamento, ha il dovere di accertare quanto sia accaduto all’interno degli Uffici, e di relazionare al Consiglio circa gli accadimenti, e le iniziative intraprese o che si intendono intraprendere per accertare ulteriormente i fatti con una indagine interna, ed assumere, di conseguenza, tutte le iniziative necessarie perché non accada più. Questo, a nostro parere, significa affrontare con la dignità cui la Città ha diritto la questione, e questo significa, sempre a nostro parere, tranquillizzare nel senso che l’Amministrazione comunale si è blindata per impedire che accadimenti analoghi possano viziare le elezioni future.
Immaginiamo, condividendo l’opinione espressa da altre forze politiche, che l’esito di tale Consiglio comunale non possa che essere l’istituzione di una commissione di indagine, che, a garanzia di tutti, potrebbe essere presieduta dall’unico consigliere comunale espressione di una posizione terza rispetto ai due maggiori schieramenti.
Non è la prima volta che l’UdC, il quale non ha propria rappresentanza all’interno del Consiglio comunale, chiede che su fatti rilevanti per la vita politica, amministrativa, e sociale della Città si provveda a convocare il Consiglio comunale. Se rimasto inascoltato, non potrà in futuro che attivare gli strumenti di partecipazione utilizzati in altri tempi da chi, sinceramente purtroppo, oggi tace.