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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Reggio, 2 arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso L'indagine è scaturita dalla denuncia di un imprenditore edile che veniva vessato mentre era impegnato con la sua azienda a ristrutturare la Corte d’Appello di Reggio Calabria

Reggio, 2 arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso L'indagine è scaturita dalla denuncia di un imprenditore edile che veniva vessato mentre era impegnato con la sua azienda a ristrutturare la Corte d’Appello di Reggio Calabria
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Il 12 ottobre 2016, nel pomeriggio, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria hanno tratto in arresto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale Di Reggio Calabria, su richiesta della locale D.D.A.:

  • MUSARELLA Sebastiano 38enne, di Reggio Calabria, pluripregiudicato, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “San Pietro” per altra causa;
  • NERI Domenico 36enne, di Reggio Calabria, pluripregiudicato, anch’egli attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “San Pietro” per altra causa.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, a seguito della denuncia della vittima ed attraverso la direzione investigativa della locale D.D.A., hanno accertato che i due, nel decorso mese di settembre 2015, avevano avanzato una richiesta estorsiva nei confronti di un imprenditore edile impegnato, con la propria azienda, ad effettuare dei lavori di ristrutturazione presso la sede della Corte d’Appello di Reggio Calabria.

I due arrestati pretendevano dall’imprenditore del denaro per far sì che i lavori procedessero senza intoppi e che non vi fossero attentati e/o danneggiamenti al cantiere aperto da pochi giorni.

I due, al termine delle formalità di rito, sono rimasti presso la Casa Circondariale di “San Pietro” ove erano già detenuti per un precedente arresto, eseguito sempre su ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Reggio Calabria, su richiesta della locale D.D.A., per un’altra estorsione, commessa nel novembre 2015, ai danni di un imprenditore edile che stava effettuando dei lavori in un cantiere aperto su Corso Garibaldi.