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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Rapina minimarket Cinquefrondi, domiciliari a presunti responsabili Decisione del Gip del Tribunale di Palmi

Rapina minimarket Cinquefrondi, domiciliari a presunti responsabili Decisione del Gip del Tribunale di Palmi
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Lasciano il carcere di Arghillà e vanno ai domiciliari Girolamo Mario Mammone di Rosarno e Gianluca Petullà di Polistena, entrambi ritenuti i presunti autori di una rapina avvenuta lo scorso anno in un minimaket di generi alimentari di Cinquefrondi. Così ha deciso il GIP del Tribunale di Palmi, dott. D. Pantano, rispetto alle richieste avanzate dagli avvocati Pasquale Loiacono e Vladimir Solano, difensori di Girolamo Mario Mammne, e Carmela Macrì, difensore di Gianluca Petullà. I due giovani erano stati arrestati lo scorso marzo per i reati di rapina aggravata in concorso, lesioni aggravate, simulazione di reato e favoreggiamento personale.

A loro gli investigatori erano arrivati a conclusione di un’indagine iniziata dalla Stazione Carabinieri di Cinquefrondi dopo una violenta rapina ad un minimarket di generi alimentari del posto, commesso da due persone nell’agosto del 2018. I malviventi entrarono allora travisati coi passamontagna, aggredirono la titolare e rubarono circa 200 euro dalla cassa, per poi fuggire prima che arrivassero le forze dell’ordine. Il GIP del Tribunale di Palmi ha accolto parzialmente le richieste degli avvocati Loiacono, Solano e Macrì concedendo i domiciliari ai loro rispettivi assistiti. Mammone e Petullà sono stati così scarcerati dal penitenziario di Arghillà dove si trovavano ristretti dallo scorso mese di marzo per rientrare presso le proprie rispettive abitazioni.

La decisione cautelare è intervenuta a pochi giorni dalla chiusura delle indagini preliminari inerenti un complesso procedimento ove risulta coinvolto anche un altro giovane di Cinquefrondi, Macrì Giuseppe, accusato di favoreggiamento personale per aver avvisato telefonicamente Petullà dell’arrivo dei Carabinieri subito dopo la rapina, cercando di concordare anche una versione credibile da fornire per tutelare l’amico ed eludere le investigazioni. I tre giovani, Mammone, Petullà e Macrì, attenderanno adesso la fissazione del processo che si celebrerà dinanzi ai giudici del Tribunale Penale di Palmi.