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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Raffaele Zurzolo nel pantheon della cultura polistenese Ad un anno dalla sua tragica scomparsa una partecipata manifestazione ne ha commemorato il ricordo di geniale artista, educatore culturale e meridionalista rivoluzionario. Presto la "Girolamo Marafioti" ribattezzata a suo nome

Raffaele Zurzolo nel pantheon della cultura polistenese Ad un anno dalla sua tragica scomparsa una partecipata manifestazione ne ha commemorato il ricordo di geniale artista, educatore culturale e meridionalista rivoluzionario. Presto la "Girolamo Marafioti" ribattezzata a suo nome
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di Giuseppe Campisi

Polistena – Un intellettuale complesso e raffinato, un educatore e docente per vocazione. Nella serata per la commemorazione dell’artista, musicista e letterato Raffaele Zurzolo – nel primo anniversario della sua tragica scomparsa – è emersa senza dubbio la figura preminente di un uomo amato e ricambiato profondamente dall’arte. «Un cultore della tradizione che ha saputo riscoprire le radici, rivitalizzandole e non recidendole» nelle sentite parole del sacerdote Franco Borgese, rettore della parrocchia del Rosario, che ne ha voluto delineare, attraverso il suo personale ricordo, il pensiero e l’opera di «grande coltivatore dell’intelletto».

Un realista appassionato del presente ma con lo sguardo fermamente rivolto al passato, «un uomo di cultura apprezzato in vita» nelle parole del presidente dell’associazione “Girolamo Marafioti” Piero Cullari che, in sinergia con l’amministrazione comunale, ha organizzato l’evento che ha potuto contare sulla presenza artistica dei maestri Francesco Anile, Caterina Francese, Sergio Coniglio e Maria D’Agostino. Lo stesso Cullari che ha anche voluto poi preannunciare, una volta esaurito l’iter burocratico, il cambio della denominazione dell’associazione che sarà prossimamente intitolata allo stimato professore nonché l’istituzione di un premio ad hoc per la poesia dialettale a lui dedicato. Un cammino artistico-letterario quello dell’intellettuale polistenese intrapreso nel lontano 1972 con la raccolta “Oltre i confini del vento” e culminato nella pubblicazione della “Divina Cummeddia” in vernacolo nel 2002 e che conta, ancora in cantiere, l’uscita postuma del capolavoro “Il Canzoniere” di Petrarca che anche l’amministrazione, con l’avallo del sindaco, si è detta disposta a favorire.

La proiezione di un breve videoclip, curata da Sergio Albanese, ne ha sintetizzato la vita e le opere attraverso brevi stralci di critica che lo hanno riguardato con i commenti autorevoli di Alvaro, Mileto, Commis, Laruffa, Verzi Borgese e mons. Crusco affrancandolo definitivamente come «educatore e maestro di vita». Altrettanto significative le parole del sindaco Michele Tripodi: «La scomparsa del professore Zurzolo è stata un triste evento che ha segnato la perdita di un pezzo importante di storia e di cultura per la città a cui è necessario tributare il giusto riconoscimento a cui stiamo pensando, perché, attraverso le sue opere, si è rivelato un vero rivoluzionario, un intellettuale del popolo che ha saputo introdurre un linguaggio nuovo nel panorama meridionalista-letterario». La nutrita partecipazione di pubblico è stata quindi la conferma dell’apprezzamento del suo impegno sociale e culturale valorizzato dalla magistrale recitazione da parte di Elio Pellicano di alcune poesie in vernacolo che grande effetto ed applausi hanno riscosso dalla platea.