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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Radicali, sit-in di fronte al Consiglio regionale Per chiedere che venga nominato il Garante regionale dei diritti delle persone private delle libertà e il Garante per la Salute

Radicali, sit-in di fronte al Consiglio regionale Per chiedere che venga nominato il Garante regionale dei diritti delle persone private delle libertà e il Garante per la Salute
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Chiedono rispetto della legge e dello Stato di Diritto. I radicali calabresi dell’associazione

“Abolire la miseria – 19 maggio” faranno – per giovedì 5 luglio prossimo – un

sit-in difronte alla sede del Consiglio Regionale di Palazzo Tommaso Campanella a

Reggio Calabria per chiedere che siano attuate due leggi regionali che prevedono

l’istituzione e la nomina di due importanti figure di garanzia: il Garante dei

diritti delle persone comunque private della libertà e il Garante del Diritto alla

Salute.

 

<<Chiederemo subito l’applicazione della legge regionale del 29 gennaio 2018 che

ha istituito in Calabria l’importante figura del Garante dei diritti dei detenuti,

e lo faremo chiedendo pure l’elezione del Garante della Salute proprio perché

non vorremmo che quello per i detenuti finisca come il primo che non è mai stato

nominato>>.

È quanto si legge in una nota congiunta di Giuseppe Candido e Rocco Ruffa, Radicali,

rispettivamente segretario e tesoriere dell’associazione “Abolire la miseria

19 maggio”, presieduta da Mina Schett Welby e che -lo scorso 27 maggio- ha tenuto

il proprio congresso a Lamezia Terme.

Al sit-in – si legge – parteciperà anche il politologo Antonio Stango, radicale

storico, presidente della Federazione italiana per i diritti umani (fidu.it).

 

Nel comunicato i due esponenti Radicali aggiungono che: << Con la legge regionale

10 luglio 2008 n. 22 è stato istituito il Garante Regionale della Salute, cui è

attribuito l’importante compito di “verificare la piena attuazione …dei diritti

di tutte le persone, di ogni colore, religione, cultura ed etnia, compresi i detenuti,

in materia di assistenza sanitaria e socio-sanitaria”, ma a distanza di 10 anni questa

fondamentale figura di garanzia non è stata mai nominato>>.

 

E per questo si pongono una domanda: <<Ci chiediamo perché i partiti non si siano

messi d’accordo e ci occupiamo affinché ciò non capiti anche per il Garante dei

diritti delle persone detenute>>.

Nell’annunciare il sit-in del 5 luglio prossimo davanti a palazzo Campanella i

due esponenti radicali concludono affermando che:

<<Non è più tollerabile, in una Regione con ben dodici Carceri disseminati sul

territorio, istituti di Pena minorili, per non parlare dei centri per richiedenti

asilo dove le persone spesso sono tenute come bestie in violazione dei diritti umani

fondamentali, non avere operanti i due Garanti regionali, quello per la salute per

tutti i cittadini e quello specifico per i Diritti dei detenuti>>.