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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Una catalessi tirata fuori da una cavatina”

“Una catalessi tirata fuori da una cavatina”

Le mariolate: Mario Cannizzaro propone un altro libro per l’estate

“Una catalessi tirata fuori da una cavatina”

Le mariolate: Mario Cannizzaro propone un altro libro per l’estate

 

 

In questo periodo di afa canicolare sprigionata da quei dannati Caronte e Minosse diventa fondamentale (soleggiando e ridendo) una divertente e salutare lettura. Per avere un completo dandismo di una ortodossa lettura bisogna osservare pedissequamente (dato l’alto valore aulico) questo inconoscibile e misterioso segreto:

Stare molto lontano da:

1) maghe sibille;

2) vecchie megere;

3) novelle cassandre;

4) spudorate fattucchiere.

Glissare, anche usando la gualdrappa:

1) i bugiardi di professione;

2) gli incapaci miscibili;

3) gli incompetenti mirabolanti;

4) gli inadeguati che amano la mutria.

Superati questi delicati preliminari propedeutici passiamo (senza burbanza) alla piacevolissima lettura del libro “Tuffi e spanciate” di Morris Gleitzman, edito da Mondadori – anno 2003. In questo libro scritto per ridere, l’autore ci proietta in una cittadina australiana afflitta da una terribile siccità, ed è in questa cittadina che si svolgono le avventure di Mitch, un pestifero ma bravo ragazzo protetto da un angelo custode di nome Doug.

Il ragazzo pensa che ci sia solo un modo per far smettere ai suoi concittadini di odiare lui e la sua famiglia: diventare un campione mondiale di tuffi, in modo da dare onore e gloria alla città. Ma è un piano rischioso e stracolmo di peripezie e scorribande…. Ma Mitch spera che Doug lo ascolti e lo protegga, anche perché lo stesso Mitch ha un padre maldestro, una nonna dura e scontrosa e una madre stressata.

E le avventure hanno inizio con un buon viatico , perché Mitch scivola sulla cacca di un cavallo davanti al giornalaio per poi rimanere incastrato con la testa nelle sbarre di un carro di bestiame. Riesce perfino a ricordare del papà che si è preso cura di un cane fino a farlo guarire nonostante avesse la bava alla bocca. E che dire della sua mamma che preparava il tè per le persone depresse per la salute delle loro pecore? E poi la nonna che fuma come una dannata e per poco non si strozza con un amaretto al cioccolato. Ed il pacco che gli hanno regalato i suoi compagni di scuola che conteneva cacca di cane? Certo guardando la faccia equina della professoressa Darrit, che come al solito ostentava generose scollature osé, è stato meno doloroso odorare la cacca del cane. Però Mitch guardava i suoi compagni come ex amici che lo avevano tradito. Con le lacrime agli occhi chiede aiuto a Doug perché riesca ad imparare un triplo salto mortale.

Dopo che la professoressa Darrit ha annullato una gita, il nostro eroe Mitch esterna un pensiero filosofico da destare stupore: “Penso che i sindaci dovrebbero essere più gentili e rispettosi dei sentimenti altrui e che dovrebbero essere anche più aperti quando qualcuno suggerisce loro qualcosa di molto importante, dovrebbero assumere un’espressione seria e dire: <>”. Non vorrei, caro Mitch, che le tue sane e giuste riflessioni restino lettera muta come purtroppo spesso succede.

Ma riuscirà il nostro Mitch a portare a compimento il suo bel progetto? Non svelerò l’esito finale: leggete il libro!

BUONE VACANZE

redazione@approdonews.it