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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 MAGGIO 2024

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Quasi come Gaber. “La nostra faccia sotto i vostri piedi (e vi potete anche muovere, se volete)” Di Avv. Domenico Monteleone sull'arrivo del sovrano di Monaco e della questione lapide apposta sulla facciata del Municipio

Quasi come Gaber. “La nostra faccia sotto i vostri piedi (e vi potete anche muovere, se volete)” Di Avv. Domenico Monteleone sull'arrivo del sovrano di Monaco e della questione lapide apposta sulla facciata del Municipio

Si chiudeva così una famosissima scena di un Film di Massimo Troisi, laddove i due protagonisti scrivevano al Savonarola prostrandosi, in maniera imbarazzante, per sollecitare il suo intervento in una questione di loro interesse.
“Vuoi aggiungere qualcosa?” domandava, più o meno, il primo.
“Si … la nostra faccia sotto i vostri piedi e vi potete anche muovere, se volete … sai è per dare il senso della sottomissione” rispondeva grosso modo il personaggio interpretato da Troisi.
In effetti, la Lapide apposta sulla facciata del Palazzo Municipale di Taurianova – per sottolineare l’occasione della visita del Principe di Monaco – richiama alla mente quella celeberrima Scena.
“S.A.S. Alberto II Principe Sovrano di Monaco è stato ricevuto il 3 ottobre 2023 a Taurianova feudo della famiglia Grimaldi dal Sindaco Rocco Biasi”.
“No, dai! Impossibile!”.
Quando me l’hanno detto ho pensato ad un falso, ad uno scherzo, ad una burla, non mi sembrava possibile.
“Dai, con loro non mi meraviglierei di niente di negativo, ma non credo arrivino a questi livelli”
E, invece, ci sono arrivati.
Taurianova è – da oggi – ufficialmente “Feudo della Famiglia Grimaldi”, feudo di Sua Altezza Serenissima, Feudo del Serenissimo, insomma.
In realtà, da domani perché la Lapide indica la data del 3 ottobre 2023: da domani, please!
Neanche la creanza di coprire la Lapide, così come si conviene per, poi, farla scoprire al momento della cerimonia.
Insomma, nemmeno l’A B C, ma fosse questo il problema …
Sinceramente, sulla scritta “Taurianova Feudo della famiglia Grimaldi” non so se ridere o piangere.
Si fosse trattato di una Città che non era la mia, mi sarei fatto una sonora risata e via.
Trattandosi della mia Città, dico, invece, che c’è veramente da piangere e da rammaricarsi.
Ora, non mi voglio addentrare nell’erroneità storica di questa nuove biasimevole trovata, ci sarà modo e maniera, in questa sede mi soffermerò soltanto sulla palese idiozia di tutto questo meccanismo messo in moto dal sindaco e dai suoi accoliti.
Mi soffermerò sull’aspetto giuridico e, poi, sull’aspetto morale.
E cercherò anche di scherzare e di metterci un po’ di ironia.
Si, scherzo e ironia ci vogliono.
Andiamo con ordine, allora.
Immagino, intanto, che il sindaco sappia che quella – la Lapide – è parte di un Atto Amministrativo, magari anche complesso.
Orbene, in un Atto Amministrativo del Comune di Taurianova, da oggi, si trova scritto che la nostra Città è “Feudo della Famiglia Grimaldi”.
Adesso!
Si capisce l’abnormità di questa cosa qua?
Taurianova è feudo, adesso! E c’è scritto in un Atto Amministrativo, di un Comune, di uno Stato Repubblicano.
Già, in effetti non c’è scritto “già feudo” oppure “in passato feudo” oppure ancora “storicamente feudo”, no: c’è scritto “Feudo della Famiglia Grimaldi”, adesso, punto e basta!
Ci fosse stato scritto qualcuno di quelle diciture di cui si ho detto, la questione sarebbe rimasta confinata a quella che è: una carnevalata anche di basso livello e – per quel che mi risulta – anche con i suoi costi a bilancio.
Mah!
Mi scuso ma quando vengo a conoscenza di spese imbecilli, la mente mi va subito a quelli che hanno bisogno e che non sanno come fare.
A parte questa digressione, mi domando come un sindaco – che peraltro risulta essere un collega avvocato – non abbia rilevato questo aspetto giuridico che è incompatibile con il nostro Sistema e come non abbia rilevato, come dicevo, che ci sono due piani da dove guardare la Vicenda ed escludo volutamente il terzo, ovvero il piano storico in relazione al quale non basterebbe un trattato per evidenziare tutti gli errori commessi con questa Lapide.
Il primo dei due piani che intendo evidenziare è il piano giuridico, e credo che un avvocato come il sindaco sia al corrente dei cambiamenti – per così dire – normativi intervenuti dal Feudalesimo ad oggi: rivoluzioni varie, rovesciamenti di poteri ed anche una certa cosa che appellano Costituzione.
Ecco.
Pertanto, se si tratta di carnevalata possiamo fare tutto e possiamo, in teoria, anche attribuire Feudi a chicchessia e/o conferire titolo di Vassalli, Valvassori e Valvassini a piacimento.
Poi, però, nella realtà, pensiamo davvero che tali Feudi e tali Titoli abbiano o possano avere una qualche pur minima valenza?
Pensiamo davvero, inoltre, che sia possibile immortalarli – attraverso un Atto Normativo – in una incisione ufficiale posta davanti al Comune?
Ma ci rendiamo conto?
Penso sinceramente di no, ed è proprio per questo che non si capisce il senso di quella ridicola incisione, proposta con quella infausta Lapide davanti e sui muri del Municipio.
Ecco, insomma, che già dal punto di vista giuridico, questo è un Atto talmente astruso e idiota da apparire impossibile. Ecco perché ho pensato ad uno scherzo.
Sotto il secondo piano, ovvero quello morale e della onorabilità della nostra Città, c’è da dire che non si capisce il motivo per cui sottoporre Taurianova a questo inchino, a questa prostrazione, a questa sottomissione ad uno sconosciuto Sovrano d’oltralpe.
Si, vero, non sarà sconosciuto perché lo conosciamo dal Gossip e da quello che vediamo nei Telegiornali, ma chi lo conosce effettivamente? Che c’entra con noi? Perchè abbiamo dovuto sottomettere la nostra Città a questo nuovo Feudatario che, fino a ieri, vivaddio, non si era mai visto? Non si capisce – davvero! – perché questo atto di sottomissione, perché questo inchino ad un Sovrano di uno Stato Estero che assume la veste di Feudatario e, si, perché se Taurianova è il Feudo, il Principe ne è il Feudatario.
Ci viene a visitare il Feudatario, ma – diteci! – a chi dobbiamo ricordare che stiamo vivendo del ventunesimo secolo!
Mah!
Debbo osservare che non c’è nemmeno la scappatoia della burla, dello scherzo, del gioco fatto per dilettare l’ospite e non c’è perché c’è la Lapide – ed il relativo Procedimento Amministrativo – a ricordarcelo, una Lapide dove campeggia anche il nome del sindaco, ab aeternum.
Insomma, a quale Titolo il Sindaco si ritiene legittimato ad una tale sottomissione a codesto novello Feudatario e mi domando se si rende conto che sarà associato per sempre a questa carnevalata inutile e dannosa.
Dannosa perché Taurianova non è feudo di niente e nessuno e non deve fare inchini a nessuno. Punto.
Ecco, anche da questa prospettiva, mi sembra che si poteva evitare questa carnevalata, eh si, perché se fosse rimasta confinata a carnevalata – del tipo Corteo Storico con costumi d’epoca – sarebbe stata accettabile anche se ai limiti dello sgradevole e dell’inutile oltre che del costoso (perdinci!).
Così, invece, viene consegnata, a questa immonda carnevalata, una carica indebita che coinvolge tutta la Città, che ci coinvolge tutti in questo spasmodico moto proteso a incensare (su quale base?) un signore che, soprattutto, non ha meriti di nessuna natura verso di noi, e che, vieppiù, non ha né radici, né futuro nel nostro Territorio.
Chissà come avranno ragionato (?) i nostri ineffabili Amministratori, chissà cosa sarà passato loro per la testa.
Forse pensano di rispolverare in qualche modo la loro immagine sbiadita da troppi “infortuni”, da troppe brutte figure e da troppe “inefficienze”. Pia illusione, come se tutto si possa risolvere con i lustrini della festa, con una bella mangiata e chi s’è visto, s’è visto. Pia illusione, anche perché noi siamo qui, la Città ne ha le tasche piene e non indietreggiamo di un millimetro.
Una bella mangiata dicevo, appunto, chissà, poi, le spese da mettere a bilancio quali saranno, ad iniziare dal Pranzo (sontuoso?) presso un noto ristorante di Taurianova, laddove hanno anche invitato i maggiorenti (?) del Paese.
Come si presenteranno gli Invitati?
Come Vassalli? Come Valvassori? Come Valvassini? Un po’ difficile perché molti di loro dovrebbero fare un corso accelerato di storia e non c’è tempo. Domani è già arrivato.
Si, domani è già arrivato e, forse, cercheranno di buttarla in celia, in scherzo, anche con un po’ di imbarazzo e forse la sfangheranno per un giorno, per un momento.
Poi, però, come la mettiamo – cari maggiorenti (?) – con la Lapide, come la mettiamo con la Lapide che sta lì a ricordarvi che potevate alzare la testa, magari rifiutando l’Invito (così come ha fatto qualcuno) e, invece, avete partecipato a questa sottomissione scolpita per sempre nella pietra.
Ecco, mi sembra di aver detto tutto quanto mi ero prefisso con questa Nota scritta di getto: il piano storico da lasciare ad altri interventi, il piano giuridico, il piano morale, si, ho scritto di tutto ciò.
Lo scherzo? L’ironia?
Ah, lo scherzo, mi sono dimenticato lo scherzo e l’ironia ma – sinceramente e pensandoci bene – cosa vuoi scherzare? Su cosa vuoi ironizzare? Non mi va di scherzare e di fare ironia quando vedi una masnada di lanzichenecchi passare con le ruote sul cadavere di Taurianova (la Lapide, in effetti, si suole usare per i morti), festeggiando come se non ci fosse un domani ed anche irridendo la Vittima. Vittima che – è bene rimarcarlo – è sempre la nostra Città.
Credo che – se si mettono in scena queste carnevalate – ci sia anche l’idea che il popolo sia completamente stupido e non capisca effettivamente tutto ciò che ho cercato di esplicitare, altrimenti non si spiega in nessun modo.
Non c’è niente da scherzare dicevo e non bisogna cadere nell’equivoco che si tratta di Evento che darà visibilità a Taurianova o menate di questo tipo, che saranno raccontate, a profusione, nei prossimi giorni per giustificare o, addirittura, esaltare questa carnevalata che rimarrà sempre una carnevalata a prescindere dai giri di parole che saranno usati.
Non voglio, non vogliamo, non dobbiamo volere che Taurianova sia visibile per questi Atti – anacronistici – di sottomissione, corredati, magari, anche da regalie di Torroni, Salami, Vini, Prodotti e Leccornie varie.
Insomma, sottomessi e contenti.
No, io mi chiamo fuori da questa carnevalata anche perché, parliamoci chiaro, chissà quante grasse risate si farà – serenamente, ci mancherebbe altro! – il Serenissimo gustando le vettovaglie fornitegli nel feudo calabro-leghista.