Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Quali interessi ci sono dietro la mattanza degli ulivi? Xylella: caccia all'untore. Sulla Xylella indagherà anche il generale Garofano

Quali interessi ci sono dietro la mattanza degli ulivi? Xylella: caccia all'untore. Sulla Xylella indagherà anche il generale Garofano
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Ci tanti interessi attorno al batterio killer che sta decimando gli ulivi salentini
e che minaccia di colpire il territorio pugliese e non solo con potenziali protagonisti
che hanno interesse a seccare gli ulivi del Salento. Coincidenze? La presenza del
patogeno, considerato tra le cause della moria di alberi, “presenta aspetti che
potrebbero andare oltre la fatalità”, lo dice Gian Carlo Caselli, ex procuratore
capo di Torino e presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità
nell’agricoltura. Che Xylella sia stata importata è un fatto, come pure che in
questa storia paiono esserci tutti i presupposti di una guerra chimica o batteriologica.
Di fatto nelle grandi multinazionali oramai la guerra non si combatte più in un
consiglio di amministrazione, ma con atti atroci di terrorismo e bombardamenti di
intelligenza sopraffina che riducono a deserto i deserti. Una fantasia? Mica tanto,
almeno a leggere gli studi fatti nel 2008 dalla rete europea di batteriologi, costituitasi
nell’ambito dell’iniziativa COST 873: “Di tutte le specie batteriche elencate,
solo Ca. Liberibacter spp. e Xylella fastidiosa, entrambi patogeni per gli agrumi,
potrebbero essere considerate tali da soddisfare i criteri proposti per le armi biologiche.
E se l’ulivo, si sa è pianta protettissima, il cui abbattimento è legato da vincoli
di legge spesso insuperabili, chi ha interesse ad estirparli prima del tempo per
poter realizzare tracciati che richiederebbero autorizzazioni senza fine? Per questo
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” affiderà a giorni
al generale Luciano Garofano, biologo ed ex comandante del Ris di Parma, l’incarico
ufficiale di eseguire un’indagine scientifica sul batterio della Xylella, che sta
distruggendo migliaia di ulivi nel Salento e non solo, arrecando seri danni al paesaggio
e all’economia locale. L’incarico consisterà nell’accertare se il batterio sia
stato importato (la Procura di Lecce ha aperto un fascicolo d’indagine, con l’ipotesi
di diffusione di una malattia delle piante) oppure no. L’inchiesta sulla Xylella
mosse i primi passi nel maggio di un anno fa, dopo la morìa di centinaia e centinaia
di alberi d’ulivo segnalata in tutto il Salento, a seguito di tre esposti presentati
in procura da alcune associazioni ambientaliste: il sospetto è infatti che la Xylella,
segnalata in Europa circa quattro anni fa, possa essere stata introdotta per la prima
volta nel corso di un workshop tenutosi a Bari nel 2010.