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“Sgradevole, inopportuna, fuori luogo, inesatta e demagogica l’interrogazione dell’On. Realacci sul Megalotto 3”

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E’ quanto afferma Fabio Pugliese, autore di “Chi è Stato?”, racconto-inchiesta sulla strada statale 106 Ionica calabrese

“Sgradevole, inopportuna, fuori luogo, inesatta e demagogica l’interrogazione dell’On. Realacci sul Megalotto 3”

E’ quanto afferma Fabio Pugliese, autore di “Chi è Stato?”, racconto-inchiesta sulla strada statale 106 Ionica calabrese

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Nell’audizione alla Camera dei Deputati Commissione VIII Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici
del 9 ottobre 2013 è intervenuto il Presidente dell’ANAS S.p.A. Dott. Pietro
Ciucci che ha iniziato il suo intervento – cito testualmente – ringraziando “il
Presidente Realacci e tutti i componenti della Commissione per il cortese
invito rivolto all’ANAS”.

In quell’intervento – peraltro disponibile su internet – il Presidente dell’Anas
ha avuto modo di disquisire del processo di riorganizzazione dell’Anas, della
situazione attuale degli investimenti (quindi dei lavori in corso), e poi,
soprattutto, della situazione finanziaria dell’Anas informando l’attuale
Presidente della Commissione VIII Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici On.
Realacci del Bilancio di Esercizio 2012, della Situazione finanziaria, ecc.

Anche leggendo la relazione appare evidente che l’Anas ha certamente assunto delle
decisioni – relative al progetto definitivo del Megalotto 3 – in
relazione alle proprie esigenze economiche così come appare chiaro che il
parere della Commissione Speciale VIA è favorevole seppure con alcune prescrizioni
alla realizzazione dell’infrastruttura così come un parere positivo – intendo
ricordarlo – sul Megalotto 3 è stato espresso dai consigli comunali di Cassano
All’Ionio e Villapiana nei giorni scorsi.

Per tutti questi motivi trovo fortemente sgradevole, inopportuna, fuori luogo, inesatta e
demagogica l’interrogazione dell’On. Realacci sull’ammodernamento del Megalotto 3.

Non credo, infatti, che il Presidente della Commissione VIII Ambiente, Territorio e Lavori
Pubblici possa non conoscere le reali motivazioni che hanno spinto l’Anas a
presentare quel progetto definitivo e non capisco, quindi, perché essendo egli
parte integrante del Governo non abbia provveduto concretamente ad esercitare
pressioni sul Ministro dei Trasporti Lupi che nel 2013 ha investito in
infrastrutture in Calabria solo 400 milioni di euro a fronte degli 11 miliardi
di euro disposti per l’intera rete dei trasporti nazionale (peraltro nemmeno un
euro di questi 400 milioni è finito sulla SS 106).

L’On. Realaccci nella sua interrogazione parla poi di “‘impatto è devastante” e di “paesaggio
compromesso definitivamente” e poi di ”numerosi ed evidenti motivi di
illegittimità dell’intera procedura seguita”.

Tuttavia non sono noti gli elementi, gli studi ed i dati citati dall’On. Realacci per
sostenere le sue tesi così come non si comprendono le ragioni per le quali
parla di “illegittimità” sui nuovi lavori quando tutti sappiamo bene che di
illegittimo e di illegale oggi in quel tratto c’è solo l’attuale obsoleto e
fuori norma tracciato esistente della “strada della morte” che collega Sibari
a Roseto tra infiniti cippi funerei.

L’On. Realacci, infatti, nel proporre la sua
“illuminante” interrogazione non tiene conto, anci dimentica ed ignora, le 475
vittime che la SS 106 dal 1996 ad oggi ha provocato in Calabria ed anche nel tratto che collega
Sibari Roseto dove solo negli ultimi anni abbiamo avuto pesanti perdite (cito
solo le più recenti): Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni (03 gennaio 2013 –
Trebisacce), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu di 42 anni (04 giugno
2013 – Trebisacce), Clelia Andali di 57 anni e Leonardo Gualandris di 12 anni
(28 luglio 2013 – Villapiana).

Il sottoscritto non dimentica, infatti, che la questione della SS 106 non è legata
principalmente alle questioni economiche ma a quella delle vite (soprattutto
dei giovani) che possono e si debbono salvare ammodernando una strada che è
rimasta più o meno la stessa da quando fu realizzata da Benito Mussolini!

Confido e spero nella incapacità di incidere dell’On. Realacci che attraverso la sua
interrogazione mira ad alla “possibilità di chiedere sospensioni per apportare
modifiche al progetto definitivo” che saranno certamente necessarie affinché
l’opera venga finalmente accantonata – come molti sperano – e la Calabria resti
sempre più isolata e fanalino di coda dell’Europa e con sempre più vittime della SS 106 a
riempire le cronache dei quotidiani locali!

Ovviamente, il sottoscritto, continua a credere che al massimo ad agosto del 2015 inizieranno
finalmente i lavori di ammodernamento del Megalotto 3 e per ogni giorno di
ritardo e per ogni vittima in quel tratto di “strada della morte” provvederà
personalmente a fornire alle famiglie, alla stampa e sul web l’elenco dei
politici, degli amministratori e dei cittadini che sono responsabili moralmente
di quelle vittime che potevano essere evitate.

Il primo nome della lista dei responsabili morali, ovviamente, sarà quello dell’On. Realacci
al quale invio questo mio comunicato stampa attraverso l’e-mail: e.realacci@partitodemocratico.it,
mediante il suo Ufficio Stampa: laura.genga@camera.it, ed attraverso anche la sua
Segreteria: realacci_segreteria@camera.it.

Fabio Pugliese, autore di “Chi è Stato?”, racconto-inchiesta sulla strada statale 106 Ionica calabrese