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“Saremo i missionari dell’impresa”

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I giovani di Confindustria Reggio Calabria a colloquio con monsignor Fiorini Morosini

“Saremo i missionari dell’impresa”

I giovani di Confindustria Reggio Calabria a colloquio con monsignor Fiorini Morosini

 

In occasione dell’incontro con l’arcivescovo metropolita si è parlato di crisi ma anche di prospettive e di speranza. «Dovete spronare quanti rivestono incarichi pubblici a dare il massimo perché sia attivata una vera ripresa economica»
Una delegazione del gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Reggio Calabria ha reso visita a monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, nuovo arcivescovo della diocesi di Reggio Calabria – Bova.
Il prelato ha accolto in Curia la rappresentanza di operatori economici, guidata dal presidente Angelo Marra, con cui si è intrattenuto per un breve quanto significativo colloquio.
«Era nostro profondo desiderio incontrare la massima autorità spirituale della nostra comunità – ha affermato Marra – non solo per una questione di protocollo e garbo istituzionale ma anche per l’esigenza manifestata da noi giovani di ricevere una parola di conforto, poiché il periodo che stiamo vivendo è molto cupo e non ci permette di guardare con fiducia e ottimismo al futuro. Inoltre sentiamo la responsabilità etica e sociale che deriva dal nostro ruolo di imprenditori e rappresentanti della futura classe dirigente della città e della provincia. Per questo vorremo essere considerati “missionari” della sana impresa».
Da parte sua, monsignor Fiorini Morosini ha affermato: «Il momento di recessione globale è evidente e colpisce ogni settore sociale. È vero, dovete considerarvi quasi dei missionari della sana impresa, di quell’impresa che non veda distinzioni tra lavoratore e datore di lavoro. Un forte limite dell’impostazione marxista – ha sottolineato il presule – era proprio quello di porre alla base una distinzione tra le due componenti essenziali dell’impresa, invece operaio e imprenditore devono essere considerati due elementi dello stesso nucleo. Se l’imprenditore guadagna, guadagnerà il lavoratore stesso e viceversa. Dobbiamo tornare a mettere al centro di ogni azione l’uomo. Le vostre imprese devono lavorare in quest’ottica ponendo al centro la persona, i suoi bisogni e le sue aspettative».
Gli altri componenti della delegazione, il vicepresidente Benedetta Cozzupoli, il past-president Paolo Falzea, i consiglieri Adelmo Arecchi, Daniele Diano, Samuele Furfaro e il presidente della sezione “Piccola Industria” Filippo Arecchi, nonché la funzionaria Simona Mazzaferro, hanno poi espresso le loro preoccupazioni per il procrastinarsi della congiuntura negativa e hanno raccontato le loro esperienze imprenditoriali all’arcivescovo che, dopo aver ascoltato con attenzione, ha aggiunto: «Dovete spronare chi ricopre incarichi di responsabilità pubblica perché tracci nuove vie di sviluppo. Siate animati da giusta e misurata ambizione e proponete progetti alle amministrazioni locali affinché importanti finanziamenti non vadano persi o vengano restituiti alla Comunità europea. Questo è uno spreco inaccettabile – ha evidenziato l’arcivescovo – in una terra come la Calabria bisognosa di occupazione e di servizi. In ultimo, vi chiedo, e lo chiederò anche a coloro che si apprestano a candidarsi per la guida di questa città, di dire sempre la verità. I cittadini hanno il diritto di sapere come stanno realmente le cose; anche se il quadro complessivo appare fosco, onestà e verità devono improntare l’agire di tutti».
Al termine dell’incontro i giovani industriali hanno omaggiato l’arcivescovo di una Natività di ceramica di Caltagirone e del simbolo di Confindustria. Monsignor Fiorini Morosini dal canto suo ha donato a tutti i presenti un medaglione in ricordo della sua nomina a pastore della Diocesi.
Prima del congedo si è celebrato un momento di preghiera collettiva, come suggello di questo importante incontro e occasione di profondo raccoglimento.