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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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“Ricostituire la storica Provincia di Catanzaro o tutti a casa”

“Ricostituire la storica Provincia di Catanzaro o tutti a casa”

E’ quanto dichiara Annamaria Principe (Fli)

“Ricostituire la storica Provincia di Catanzaro o tutti a casa”

E’ quanto dichiara Annamaria Principe (Fli)

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Tanto va la gatta al lardo, così inizia un fatalista proverbio che, in questi giorni in cui si dovrà decidere il riordino delle province calabresi, potrebbe suonare come un lugubre presagio per l’Ente intermedio catanzarese.

Andando con la memoria, infatti, alla svista del buon Bruno Vespa, durante un “Porta a Porta” di qualche mese addietro, che diede per soppressa la provincia di Catanzaro che, invece, ospitando il capoluogo di regione non era interessata ad alcun provvedimento di riordino, ha il sapore della predestinazione contro Catanzaro l’attuale notizia, con tanto di cartine geografiche con i nuovi confini provinciali, che circola sempre più insistentemente sui media e negli ambienti politici calabresi e non, di un accorpamento della provincia di Crotone con quella di Cosenza e di Comuni della provincia di Vibo con la futura città metropolitana di Reggio Calabria. Notizia, tra l’altro, che ha originato la riunione informale tenutasi a Palazzo De Nobili tra il Sindaco Abramo con i parlamentari catanzaresi Mario Tassone e Giancarlo Pittelli.

Mentre nell’occasione di Porta a Porta il “refuso” venne facilmente e rapidamente corretto, oggi non si registra alcuna smentita, anzi circolano sempre più insistentemente voci che accreditano che tale riassetto territoriale sia già stato avallato in ambienti ministeriali.

Se ciò fosse vero, non posso non prendere atto che le mie preoccupazioni, denunciate in un mio intervento sulla stampa di pochi giorni addietro, in merito ai tentennamenti ed ai tatticismi politici registrati durante le ultime sedute del Consiglio regionale e del Consiglio per le Autonomie Locali, chiamati a decidere in materia, rispondevano ad un preciso disegno orchestrato ai danni di Catanzaro che, ancora una volta, in questi quaranta anni trascorsi dall’istituzione delle regioni, deve subire un ulteriore ridimensionamento ed avviarsi verso un’agonia politico-amministrativa iniziata con la bipartizione della funzione di capoluogo regionale e proseguita con la tripartizione del secolare territorio provinciale.

Se la nostra città, se i rappresentanti politici catanzaresi, dal Comune fino al Parlamento, non reagiranno univocamente e non peroreranno vibratamente la causa della ricostituzione della storica provincia di Catanzaro in tutte le sedi deputate, allora dovremo rassegnarci a celebrare, in un futuro non troppo lontano, il funerale di un’intera comunità cui, di volta in volta, saranno fatalmente sottratte ulteriori risorse e funzioni.

Credo che sia questo il momento in cui la nostra classe politica, spesso colpevolmente disattenta e, probabilmente, in soggezione al cospetto di alcuni ambienti politici regionali e nazionali, debba trovare il coraggio della reazione e la forza della coesione e, alla delegazione che, stando alle anticipazioni di queste ultime ore, chiederà un incontro al Ministro Patroni Griffi ci sentiamo di consigliare che riferiscano del grave disagio sociale ed economico che già vive la città capoluogo di regione e tutto il territorio provinciale, attraversato da una profonda crisi occupazionale in uno scenario economico caratterizzato da una scarsa presenza industriale e che trae la maggiore fonte di sostentamento nel settore terziario.

Un risultato negativo della missione romana segnerà anche il fallimento di una intera classe politica che sarà spazzata via dalle promesse dimissioni e dalle urne incombenti.

Annamaria Principe, coordinatore Provinciale FLI – Catanzaro