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“No a sterili polemiche politiche. I dipendenti della Leonia siano messi in condizione di lavorare”

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E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Reggio Calabria

“No a sterili polemiche politiche. I dipendenti della Leonia siano messi in condizione di lavorare”

E’ quanto affermano i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Reggio Calabria

 

 

Reggio Calabria – “Non è tollerabile che, in una situazione di emergenza quale quella in cui ci troviamo, si continui a criticare l’attuale gestione dei rifiuti del Comune di Reggio Calabria, dimenticando che a pagare il prezzo più alto sono i cittadini”. E’ quanto affermano i Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Reggio Calabria in merito alle polemiche politiche che si stanno leggendo, ormai quotidianamente, sulle testale locali.
“Stiamo vivendo in un clima in cui – continuano i Segretari Mimma Pacifici, Domenico Serranò, Pino Zito e Angelo Chirico – non aiuta obiettare su quanto accade ma, invece, serve agire; mettere in condizione la società Leonia di operare; sviluppare delle politiche serie a tutti i livelli istituzionali e finalizzate alla tutela e al bene dei cittadini. Cittadini che stanno vivendo un disagio e che, nei giorni scorsi, hanno dimostrato la loro esasperazione attraverso manifestazioni eclatanti e meno eclatanti”.
“Noi ci schieriamo dalla parte della città, come da mesi facciamo, e siamo convinti che – aggiungono – mettere nelle condizioni gli operatori delle Leonia di scaricare tonnellate di rifiuti (al massimo della loro stessa possibilità di raccolta) significherebbe permettere ai dipendenti di prestare il loro servizio e alla Società di attuare appieno il proprio contratto di lavoro”.
Ma – per Cgil, Cisl, Uil e Ugl – si dovrebbe fare un passo in più e cercare di “promuovere sul territorio un piano di gestione per la raccolta e il conseguente ciclo dei rifiuti: una raccolta differenziata”, attraverso e per mezzo di strumenti che siano atti alla “creazione di una raccolta porta a porta”.
“Le sterili polemiche politiche, quindi – concludono le Segreterie -, non favoriscono il dialogo e il confronto. È necessario ovviare a fraintendimenti e dare il via a una seria politica di tutela del territorio”.