Affisso sulle porte delle principali chiese calabresi un manifesto in cui si ricordano alla Chiesa e alle gerarchie ecclesiastiche le questioni su cui nel nuovo secolo è necessario non avere tentennamenti. L’iniziativa è stata promossa in tutt’Italia
“Le cinque tesi” dei Giovani socialisti
Affisso sulle porte delle principali chiese calabresi un manifesto in cui si ricordano alla Chiesa e alle gerarchie ecclesiastiche le questioni su cui nel nuovo secolo è necessario non avere tentennamenti. L’iniziativa è stata promossa in tutt’Italia
Domenica a Roma, i giovani socialisti guidati dal segretario nazionale Claudia Bastianelli hanno affisso, sulla porta della chiesa di San Lorenzo in Lucina un manifesto in cui si ricordano alla chiesa e alle gerarchie ecclesiastiche le questioni su cui nel nuovo secolo è necessario non avere tentennamenti. A cascata, nelle regioni si è svolta la medesima iniziativa e anche in Calabria i Giovani Socialisti hanno sostenuto l’iniziativa. Emulando l’iniziativa nazionale, infatti, hanno affisso il manifesto al portone della chiesa di San Demetrio Megalomartire e di SS Adriano e Natalia a San Demetrio Corone, presso il portone della chiesa di San Francesco a Cerchiara di Calabria e presso la chiesa di San Mauro a Corigliano Calabro (Cantinella).
I Giovani Socialisti, ritengono necessario rendere moderna e al passo con i tempi la legislazione civile in una società mutata nei suoi comportamenti e nei suoi modi di essere, convinti – come sostiene la Bastianelli in una nota – che non é anticlericalismo ma è una battaglia per la libertà e la civiltà che noi portiamo avanti da sempre”.
Di seguito il manifesto:
LE CINQUE TESI
Abbiamo sempre pensato che l’alto magistero della Chiesa dovesse essere speso nella cura delle anime e nella difesa dei deboli e degli emarginati.
E’ l’insegnamento che abbiamo ricevuto, bambini e adolescenti, dal catechismo.
E’ l’esempio che i padri della Chiesa hanno trasmesso di generazione in generazione.
L’esempio di Caterina e di Francesco.
La Costituzione italiana sancisce la inviolabilità dei diritti dell’uomo (art. 2)
La Costituzione italiana sostiene che ogni parlamentare rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato (art. 67).
Un tempo la Chiesa esercitava potere assoluto sulla nascita e sulla morte delle donne e degli uomini. La scienza, poi, ha aperto nuovi orizzonti e restituito alle persone la possibilità di decidere in libertà.
Un tempo la struttura sociale era semplice, lineare, immutabile. Poi la complessità ha fatto apparizione nella nostra vita e ha ribaltato consuetudini e tradizioni.
Quanti sostengono che solo grazie alla religione si costruisce un’etica della responsabilità sbagliano.
1. Laddove c’è amore c’è una famiglia, anche se non consacrata da un matrimonio. Dalle coppie di fatto figlie di una libera scelta oppure di difficoltà economiche che impediscono la benedizione nel sacramento o l’apposizione di una firma su un registro comunale, agli anziani che decidono di convivere per dividere le spese e combattere la solitudine, alle coppie omosessuali la cui unione è espressione di sentimento profondo.
2. Ogni persona, nella morte, deve godere almeno di un diritto: spegnersi nella dignità. Se è vero che dove c’è dolore c’è Dio, il malato ne è la massima espressione e per questo va tutelato nella sua scelta. Il testamento biologico è il mezzo per garantire questa libertà
3. I figli degli immigrati che nascono in Italia devono essere riconosciuti quali cittadini. Nessuna discriminazione. Integrare e conferire loro diritti e doveri. Lo Ius soli è la strada maestra.
4. Chi ha di più deve dare di più. Chi ha deve dare. Nessuno sia esente. Sugli edifici destinati ad attività commerciali, la Chiesa paghi l’Imu come ogni altro cittadino italiano.
5. La scuola educhi alla libertà e promuova la conoscenza senza vincoli ideologici o religiosi. La Costituzione obbliga le istituzioni a investire nella scuola pubblica. Noi rispettiamo la Costituzione italiana.