E’ quanto sostiene il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato
“Ivie, ridicolo tassare in Italia immobili già tassati all’estero”
E’ quanto sostiene il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato
“Ivie, in vigore l’Imu per le case all’estero: calcolo aliquote e detrazioni. Nel testo finale della legge di stabilità 2013, Ivie allo 0,4%, ma non per tutti. Neanche il tempo di posare i calici per l’arrivo del nuovo anno e subito si affacciano nuove, minacciose nubi fiscali all’orizzonte. Non stiamo parlando del tanto reclamato in queste ore fiscal cliff americano, che ha monopolizzato le cronache mondiali nei giorni di festa, ma di imposte nuove di zecca che da oggi si trovano a gravare sui contribuenti italiani”. Lo dichiara in una nota il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato. “Ivie: l’imposta sul valore degli
immobili situati all’estero. In sostanza, una sorta di Imu oltreconfine, che è entrata in vigore proprio con l’arrivo del nuovo
anno. Nella versione finale della legge di stabilità è stata anche decisa un’aliquota agevolata dello 0,4% – già in vigore ad esempio per i rappresentanti dell’amministrazione italiana presso istituzioni sovranazionali come la Commissione europea – su tutti quei caseggiati situati in territorio non italiano che fungano da abitazione principale – prosegue Maritato. Ricordo che la metodologia di calcolo va indirettamante ad aumentare l’aliquota Irpef e che non tutti i Paesi esteri possono garantire il medesimo regime di tassazione. A questo proposito, dovrebbe essere fatta una classificazione tra immobili realizzati in Paesi dell’Unione europea o dello spazio economico europeo, e quelli invece sorti al di fuori di questi confini.
Per case e altre costruzioni in terra continentale – naturalmente la categoria più affollata – va preso come riferimento il valore catastale dell’immobile – al pari dell’IMU – con relativo ricalcolo per opera del Paese ospitante in materia di reddito e patrimoniale. Mai valori catastali per esempio dellna namibia possono essere paragonati a quelli dei qurtieri nobili di Roma?
Infine – conclude Maritato – pensiamo ai crediti d’impossta che si creano nel paese estero come li compenseremo? Ivie la solita bufala italiana. Assotutela si chiede se questo decreto puo’ essere definito salva Italia o trita italiani? Gia’ da ieri siamo scesi davanti il Quirinale incatenandoci, continueremo a protestare finchè non ci riceveranno in un tavolo di trattativa”.