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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Il 25 aprile è la festa della democrazia”

I presidenti delle Province di Reggio Calabria e Crotone intervengono sulla ricorrenza

“Il 25 aprile è la festa della democrazia”

I presidenti delle Province di Reggio Calabria e Crotone intervengono sulla ricorrenza

 

 

CROTONE – “Partecipare a questa ricorrenza, che ha posto fine alla tirannia nazifascista, è un dovere civile di quanti oggi, grazie alla Resistenza, vivono in un Paese libero e democratico”. Lo afferma, in una dichiarazione sulla ricorrenza del 25 Aprile, il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa. “Il 25 Aprile del 1945 – aggiunge – è una data indelebile: celebrarla ci aiuta a non dimenticare uno dei periodi più feroci del Novecento caratterizzato dalla guerra, dalle persecuzioni di regime, dalle deportazioni e dal coraggio di quanti pagarono con la vita la partecipazione al nostro secondo ‘Risorgimento’. Oggi, però, non bisogna commettere l’errore di attribuire a questa ricorrenza un significato nostalgico, ma, ancora una volta, approfittare dell’occasione per guardare ad un futuro in grado di ridare credibilità alle istituzioni in una nuova Italia in cui la pacificazione sociale apra la strada ad un nuovo periodo di democrazia e di benessere. Il Paese è esausto anche per lo strapotere del capitalismo finanziario che governa il mondo e che considera i cittadini semplici strumenti di un profitto che genera ricchezza per pochi e povertà per milioni di persone. Il sessantottesimo anniversario della Liberazione coincide con un periodo di grande contrapposizione socio-politica che, per il bene di noi tutti, é indispensabile superare”. Sul 25 Aprile interviene anche il presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, secondo il quale “deve trattarsi di una ricorrenza realmente condivisa. Oggi, verosimilmente, tale data può rappresentare un momento di vera conciliazione rispetto agli anni in cui veniva gestita quasi esclusivamente dall’estrema sinistra contro il resto del Paese. Quest’anno la ricorrenza ricade in una fase delicatissima che attraversa il Paese: si pensi alle problematiche economiche che attanagliano gli italiani ed anche alla fase delicatissima che occorre gestire a quasi due mesi dalle elezioni politiche. Una fase che, a mio avviso, stante le difficoltà, dovrebbe registrare un’ampia disponibilità ed una maggiore responsabilità da parte di tutti. Posto che questa data rappresenta la storica vittoria dell’antifascismo, quando si tratta di guardare al presente ed al futuro, sono dell’idea che è più logico festeggiarla come vittoria della libertà e della democrazia. Semplicemente per comodità e per una maggiore comprensione, quindi senza nessun intento polemico, basti pensare sul piano internazionale ai Paesi comunisti, che erano certamente antifascisti, ma non erano democratici e liberali”. “Mi auguro che il 25 aprile, in questo momento di grave e straordinaria crisi non solo economica, ma anche valoriale e di ideali – conclude Zurlo – sia una festa che serva per unire e non per dividere. Una festa che diventi davvero nazionale in modo tale che tutti vi si possano riconoscere”.