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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Fermo l’impegno… occorre rivedere la spesa”

“Fermo l’impegno… occorre rivedere la spesa”

Da Napolitano, Spending review nelle missioni dell’Italia all’estero

di MAURIZIO COMPAGNONE

“Fermo l’impegno… occorre rivedere la spesa”

Da Napolitano, Spending review nelle missioni dell’Italia all’estero

 

di Maurizio Compagnone

 

 

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, presso la Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari si è svolto il Convegno “Il ruolo dell’Italia nelle missioni internazionali”, organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) e dall’Istituto Scienze Politiche Internazionali (ISPI) per valutare in periodo di crisi economica quanto le missioni all’Estero debbano rientrare tra le priorità del nostro Paese.

Presidente della Camera Gianfranco Fini – Ha aperto il Convegno il Presidente della Camera Gianfranco Fini che ha esordito ricordando le prime presenze delle forze militari italiane in Libano, che hanno sancito l’inizio della presenza dell’Italia nelle missioni internazionali.

Nel suo lungo discorso ha elogiato i nostri soldati per la profonda umanità mostrata in tanti episodi che li ha visti protagonisti.

“Grazie alla partecipazione alle missioni internazionali – ha affermato Gianfranco Fini -, l’Italia ha incrementato la sua credibilità internazionale, acquisendo un ruolo più incisivo specie nell’ambito dell’Unione Europea e della Nato. Ciò è dipeso dall’impegno profuso e dalla serietà con la quale abbiamo affrontato queste missioni, alcune delle quali nei contesti più pericolosi e difficili del pianeta.

Dal discorso di Fini cogliamo un aspetto da non sottovalutare, il tema “SICUREZZA” che spesso si tende a trascurare, non possiamo pensare di essere immuni dagli accadimenti in aree lontane, in realtà sono vitali per gli equilibri internazionali che coinvolgono anche il nostro Paese .

“Per tali ragioni – ha detto Fini – è necessario che le forze politiche e la società civile operino per mantenere alto il sostegno alle nostre missioni anche in una fase in cui la scarsità di risorse finanziarie può aprire la strada a tentazioni di rinuncia – La congiuntura economico-finanziaria ci impone semmai di definire al meglio i nostri obiettivi e le nostre priorità sullo scenario internazionale”.

In un suo passaggio elogiando la preziosa opera svolta dalla nostra Marina Militare nel tutelare la sicurezza delle rotte vitali per il nostro approvvigionamento energetico, ha rivolto un pensiero ai due fucilieri del Reggimento San Marco, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, detenuti in India da 219 giorni e dei quali tutti auspichiamo un rapido rientro in Italia.

Presidente Giorgio Napolitano – Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano tramite il suo Consigliere militare Generale Rolando Mosca Moschini, ha inviato al convegno un messaggio ufficiale in cui si evince, a differenza di Fini, una rimodulazione degli interventi delle nostre presenze militari nelle peace-keeping, legata alla crisi economica finanziaria che attraversa il paese, senza tralasciare la sicurezza e dando priorità a quelle aree a maggior rischio del pianeta.

Nella conclusione del messaggio, il Presidente Giorgio Napolitano, ci ha tenuto a sottolineare l’evoluzione in atto nei dicasteri degli Esteri e della Difesa, per una maggiore cooperazione e razionalizzazione dell’Ente militare al fine di garantire maggior efficienza e sfruttare al meglio le risorse umane.

Staffan de Mistura Sottosegretario agli Affari Esteri – Il Sottosegretario Staffan de Mistura intervenendo in un video intervento ha ribadito l’importanza della partecipazione dell’Italia nelle missioni di peace keeping, La mancata presenza dei nostri contingenti in teatri di crisi, spesso limitrofi al nostro paese, – ha specificato il Sottosegretario de Mistura -, potrebbe essere dannosa per la nostra sicurezza, dalle sue parole si intuisce che l’Italia non deve ridurre la presenza nelle operazioni internazionali. Ha continuato elogiando i nostri soldati per essere stati delle eccellenze in ambito di Organizzazioni internazionali “ONU e NATO”.

A differenza di altri contingenti, anche per le capacità linguistiche, i nostri soldati hanno saputo meglio adeguarsi ai costumi e al dialogo con alle comunità locali.

Ripercorrendo la lunga permanenza in Afghanistan, ha ribadito che quando un paese è in grado di gestire la sicurezza interna, come hanno fatto i francesi, non bisogna rimanere a lungo.

Dal succo delle sue parole, forse, anche riferendosi all’intervento di Napolitano, ha lasciato intendere che si può gestire meglio la partecipazione alle missioni di peace keeping.

Marta Dassù Sottosegretario agli Affari Eesteri – La crisi che colpisce la UE deve essere vista come una opportunità per iniziare a muoverci nella costruzione di una difesa europea e tale cooperazione può avvenire solo con il coinvolgimento della Gran Bretagna.

Al ritorno della pausa caffè il convegno si è focalizzato sul valore aggiunto che gli strumenti militari possono apportare all’economia del Paese, e di ciò se ne è discusso nella Sessione: “L’Adeguamento Dello Strumento Militare Tra Nuove Esigenze Operative e Risorse Disponibili”.

Tra i gli interventi significativi è da rilevare la focosa esposizione del Presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi. Durante il suo intervento c’è stato un siparietto con l’Ex Sottosegretario Guido Crosetto sulle spese militari per i sistemi di difesa.

Giuseppe Orsi Presidente e AD di Finmeccanica – Il Presidente Orsi ha incentrato il suo discorso sulle alleanze strategiche per Finmeccanica, importanti, ma necessitano prima di un accordo politico.

Non ha negato i passi da gigante fatti in campo tecnologico da Finmeccanica in questi anni, parte è dovuto a contratti stipulati con le forze armate, oggi, ha menzionato con orgoglio il Presidente Orsi, “Finmeccanica è una eccellenza nel mondo”, potrà continuarlo ad essere solo se arriveranno all’azienda commesse, se dovessero venir meno, Finmeccanica perderebbe la capacità produttiva, la ricchezza progettuale che l’ha portata a primeggiare tra le grandi aziende produttrici di armamenti e la mancata fornitura di equipaggiamento alle nostre forze armate.

Orsi ha chiuso dicendo: “Finmeccanica continuerà a cercare nel mondo partner per poter sviluppare nuovi modelli e nuovi sistemi di difesa”.

Giampaolo Di Paola – A conclusione del Convegno è intervenuto il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola il quale ha puntualizzato e rafforzato la tesi del Presidente della Camera Gianfranco Fini: “La crisi fiscale ed economica è l´opportunità per rilanciare una visione della realtà politica che accompagna all´unione economica anche un´unione della sicurezza e della difesa. La visione europea è una realtà necessaria per rafforzare i rapporti transatlantici. Gli Usa, fondamentale elemento di garanzia della nostra sicurezza, chiedono all´Europa di fare di più per essere partner politici e militari più importanti. Quando Monti, Merkel, Hollande e Cameron parleranno di questi temi, allora sì che vedremo un percorso di costruzione”.

La crisi economica secondo il Ministro Di Paola, non deve distrarci dall’importanza che rivestono i nostri impegni nelle missioni internazionali, bisogna salvaguardare la nostra eccellenza puntando ad un modello integrato delle forze armate che risulti più professionale.

E in questo, secondo il Ministro, l’industria bellica è essenziale, le sue parole hanno galvanizzato il Presidente di Finmeccanica Orsi e i numerosi Alti Ufficiali presenti.

Mentre con veemenza il Ministro della Difesa proseguiva il suo discorso, dai banchi dove era seduto, l’Ex Sottosegretario Guido Crosetto manifestava insofferenza.

Continuando, il Ministro ha puntualizzato forse, anche in risposta alle posizioni di qualche deputato intervenuto precedentemente, che la nostra industria bellica è per il nostro Paese un investimento per il futuro e per l’Europa, non costi o spese che ricadono sulla comunità.

“E l’Italia – sottolinea con forza il Ministro – è un grande Paese quando si avvale delle sue energie intellettuali ed etiche, lo stesso che lo si ritrova nel contesto europeo”.

L’Italia deve essere la punta di diamante nella sicurezza globale, e senza citare Finmeccanica, aggiunge che l’Italia deve mettere a disposizione degli organismi internazionali strumenti militari prodotti dalle industrie italiane.

Nel discorso del Ministro si individuano molte affinità con il pensiero del Presidente Orsi di Finmeccanica

Ambe due vogliono che il nostro Paese partecipi quale attore principale alle decisioni strategiche internazionali e per ottenere tale risultato servono fondi e convergenza politica.

Il Ministro si è avviato alla conclusione del suo intervento, accompagnato da una platea festosa, ha chiuso esclamando “l’Europa non può risolvere i nostri problemi di bilancio”, – ”l’Europa siamo noi e la difesa integrata passa attraverso la nostra specifica responsabilita”.

Maurizio Compagnone, Opinionista de “La Gazzetta italo brasiliana”