E’ stato il tema del convegno tenutosi a Taurianova ed organizzato dall’associazione culturale Parallelo 38 in collaborazione con Amnesty International, sezione di Palmi, nell’ambito della manifestazione “Primavera parallela”
“Emergenza carceri: la parola agli interessati”
E’ stato il tema del convegno tenutosi a Taurianova ed organizzato dall’associazione culturale Parallelo 38 in collaborazione con Amnesty International, sezione di Palmi, nell’ambito della manifestazione “Primavera parallela”
TAURIANOVA – “Emergenza carceri: la parola agli interessati”. Questo il tema della manifestazione organizzata dall’associazione culturale Parallelo 38 in collaborazione con Amnesty International, sezione di Palmi, nell’ambito della più ampia iniziativa denominata “Primavera Parallela”. Ad aprire e moderare i lavori Ilario Nasso, che ha fatto una panoramica dull’emergenza in cui versano le carceri italiane, ricordando i molteplici interventi della Corte Europea dei diritti dell’uomo, che in più circostanze ha sanzionato lo Stato Italiano per la violazione dei diritti dei detenuti. Su quest’ultimo argomento si è basato l’intervento di Rocco Cosentino, sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, il quale ha spiegato gli effetti della recente sentenza Torreggiani. Il magistrato ha poi parlato a lungo della pena, dell’esecuzione della medesima e della rieducazione del condannato, portando la sua personale esperienza di pubblico ministero. Cosentino ha quindi posto l’accento sull’importanza di strutture come quella di Laureana di Borrello.
La questione dell’Istituto Daga è stata affrontata anche da Antonio Morabito, referente sanitario della stessa Casa di reclusione, il quale ha sottolineato il valore di una simile struttura, allo stato chiusa, dove i detenuti in regime di custodia attenuato potevano svolgere molte attività educative e che si rivelavano utili anche al fine del reinserimento nella società degli stessi.
Don Pino Demasi, parroco in Polistena e vicario generale della Diocesi di Oppido-Palmi, ha fatto un appello affinchè venga sempre riconosciuta la “dignità umana” in ogni persona, sforzandosi quindi di garantire ai detenuti condizioni di vita dignitose. Eugenio Naccarato, responsabile della Circoscrizione Calabria di Amnesty International, ha ricordato la campagna portata avanti sotto lo slogan “Io pretendo dignità”, che ha coinvolto anche numerosi politici. Ha poi spiegato come a volte le condizioni disumane di detenzione, rendano legittimi alcuni atti di ribellione. L’ultimo intervento è stato quello del giornalista Claudio Cordova, il quale ha evidenziato i numerosi episodi di suicidi in ambito carcerario, non solo tra i detenuti ma anche tra gli stessi agenti di custodia. Nel corso dei lavori si è proceduto alla premiazione della classe quinta B della scuola elementare Monteleone per la vittoria al concorso “Lager e foibe: due tragedie, una memoria”.