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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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“C’era una volta una città tranquilla… Catanzaro”

“C’era una volta una città tranquilla… Catanzaro”

L’analisi del movimento Area liberale Italia

“C’era una volta una città tranquilla… Catanzaro”

L’analisi del movimento Area liberale Italia

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Contrariamente a quanti molti potrebbero pensare, questo non è l’inizio di una favola. Non si tratta di una di quelle storie a lieto fine che si raccontano ai bambini, magari la sera, per conciliar loro il sonno e farli addormentare serenamente.

Quella di cui – noi di Area Liberale Italia – sentiamo il dovere di parlare è, piuttosto la storia, o forse dovremmo dire la triste cronaca, di quella che un tempo era definita una città tranquilla: Catanzaro.

Capoluogo della Calabria a seguito della legge che ha istituito le regioni; più e più volte criticata dai cittadini delle altre province calabresi e forse, non a torto, anche dagli abitanti della stessa, la nostra Catanzaro, tra tanti difetti e lacune, ha da sempre avuto un indiscutibile pregio: quello di essere – senza dubbio alcuno – una città, forse anche troppo, “tranquilla”.

A detta di molti, era – parlare al passato alla luce degli ultimi incresciosi avvenimenti di microcriminalità è d’obbligo – talmente “apatica” e poco industrializzata e fonte di ricchezza, da risultare, almeno all’apparenza, persino poco “appetibile” per la criminalità organizzata e non.

Cos’è accaduto, allora, se da un po’ di tempo in qua, si verificano ripetutamente degli episodi criminosi un tempo assolutamente sconosciuti? Perché, da più parti, tra i vari commercianti del centro cittadino, ad esempio – con i quali Area Liberale Italia è assolutamente solidale – si levano disperate richieste di aiuto e di maggiore sorveglianza e controllo del territorio?

La città è forse divenuta l’eldorado della Calabria o – domanda retorica questa – le cause di tutto ciò non devono piuttosto essere ricercate altrove? Noi di Area Liberale Italia, propendiamo per questa seconda ipotesi.

Riteniamo, infatti, che da un lato la crisi economica (di cui ad esempio, la chiusura di tante attività commerciali -a volte con passato storico e glorioso – e di alcuni cinema nel centro cittadino -argomenti che peraltro meriterebbero lunghe disamine che Area Liberale si riserva di fare a parte in altra occasione -, non sono che palesi avvisaglie) e con essa la fame o la paura di doverla fare, (considerate le note vicende politico-economiche locali, nazionali ed internazionali) –verso la quale una frangia sempre più vasta della popolazione che versa in difficoltà, a volte anche gravi, tende sempre più — spinge a compiere azioni, per nulla giustificabili anche se comprensibili, impensabili fino a pochissimo tempo fa.

Il venir meno del giusto presidio di legalità su tutto il territorio, dall’altro, causato dalle medesime difficoltà economiche (tagli quasi indiscriminati della spesa pubblica -la tanto declamata “spending review ” -, ovvero minori risorse economiche che equivalgono anche a meno pattuglie di forze dell’ordine a vigilare per le strade), hanno quindi condotto (e lo faranno sempre più) a tutto ciò.

Come risolvere il problema che rischia seriamente di divenire un’emergenza locale?

Sicuramente va nella giusta direzione ed è da apprezzare la proposta – che noi di Area Liberale sosteniamo pienamente – del Sindaco Abramo di aumentare la presenza di telecamere di controllo sul corso. Suggeriamo, anzi, che ne vengano posizionate alcune anche in tante altre zone della città, affinchè vi siano molti altri “occhi” intenti a tutelare la tranquillità e l’incolumità dei catanzaresi.

Così come altrettanto apprezzabile è l’annunciato (sperando che “strani” fattori o il c.d. “fuoco amico”, non gli impedisca di realizzarlo) taglio dei rami secchi costituito dalla rinuncia a diversi fitti passivi di immobili in cui è ancora oggi frammentata la macchina burocratica comunale se, tali recuperate risorse verranno impiegate nei settori nevralgici ed in favore delle fasce più deboli, ma non solo.

Ci auguriamo che vengano messe a punto tutta una serie di misure a tutela dei cittadini e che Catanzaro, da un lato, ritorni ad essere (solo su questo aspetto) la tranquilla e “sonnecchiante” cittadina di un tempo che fu e, dall’altro, riesca a rilanciare l’economia locale, magari facendo leva sulle notevoli risorse naturali di cui – montagna o mare che sia – dispone. Ciò al fine di evitare che la nostra amata città – e il suo centro storico in particolare- non finisca col diventare, lentamente ma inesorabilmente, una di quelle città fantasma, tipiche dei film western d’un tempo.

Movimento A.L.I. – Area Liberale Italia

redazsione@approdonews.it