banner bcc calabria

“Auspichiamo che Aratea non si limiti a rivendicare l’assegnazione ma venga a darci una mano”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

E’ quanto chiede l’associaizone “Dacci una zampa” in merito alla controversia per la gestione del canile di Mortara di Pellaro

“Auspichiamo che Aratea non si limiti a rivendicare l’assegnazione ma venga a darci una mano”

E’ quanto chiede l’associaizone “Dacci una zampa” in merito alla controversia per la gestione del canile di Mortara di Pellaro

 

 

“Appare curioso che l’allora presidente di Aratea, oggi presentatasi in
veste di legale rappresentante della medesima associazione, torni ad
interessarsi del canile municipale di Mortara di Pellaro, a due anni di
distanza da un’assegnazione provvisoria che per due anni non ha reclamato e
per la quale non risulta abbia presentato alcun ricorso al TAR. Tuttavia
non possiamo che registrare con favore il comune interesse per la vita e la
salute degli animali in difficoltà”.
Commentano così i volontari dell’associazione onlus Dacci una zampa le
esternazioni di Irene Putortì oggi legale rappresentante di Aratea,
l’associazione che nel settembre 2012 si è aggiudicata in via provvisoria
la gestione del canile, “subordinata – si legge in una nota della
dirigente Loredana Pace del 24 settembre 2012, protocollata con il numero
141814 – alla verifica di alcune riserve presentate dall’associazione Dacci
una zampa che segnala tra le altre un ribasso offerto dall’assegnazione
Aratea probabilmente anomalo” e assegnata all’esito di una controversa gara
bandita e espletata in piena stagione estiva.
“Fatti salvi gli aspetti quanto meno dubbi di quell’assegnazione, primo fra
tutti il budget giornaliero di 0,68 centesimi a cane, che avremmo voluto
poter contestare in sede legale, come pure la curiosa circostanza che ha
visto l’ex candidata della lista Scopelliti presidente vedersi assegnare la
gara proprio negli ultimi mesi dell’amministrazione Arena, saremmo curiosi
di sapere cosa intenda la signora Putortì per ripristino della legalità “,
fanno sapere dall’associazione, che per rispondere all’emergenza randagismo
in città ha deciso di occupare la struttura conclusa nel 2006, inaugurata
nel 2008 e mai entrata in funzione.
Un’iniziativa che nel giro di una settimana può vantare numeri di assoluto
successo: quarantacinque cani recuperati sul territorio, quattro già
affidati in adozione tra Reggio e Provincia, e atri tre che nelle prossime
settimane troveranno casa al Nord Italia, centinaia di nuovi volontari che
si sono presentati per dare una mano, circa 500 euro di donazioni e
altrettanti in mangimi, ciotole e farmaci per i nuovi ospiti della
struttura. “Finalmente abbiamo modo di dare risposta alle centinaia di
segnalazioni con cui quotidianamente veniamo bombardati. Siamo riusciti a
dare soccorso a cani che versavano in situazioni di estremo degrado,
cuccioli che non hanno mai conosciuto coccole o non hanno mai avuto
contatto con gli esseri umani. Progressivamente, li stiamo recuperando dal
punto di vista fisico, medico e psicologico. Una soddisfazione immensa,
frutto di un grande lavoro, all’esito del quale però non crediamo sia
possibile utilizzare questi animali – bisognosi essi stessi di recupero e
assistenza – in un contesto così delicato come quello della pet Therapy”,
sottolineano dall’associazione che da anni si occupa di recupero di animali
in città. Cani feriti, vittime di maltrattamenti o incidenti, animali
abbandonati, terrorizzati o traumatizzati, che i volontari hanno negli anni
imparato a avvicinare, soccorrere, gestire e recuperare alla società. “Noi
abbiamo deciso di occupare per rispondere a un problema e a un’emergenza. E
i fatti dicono che ci stiamo riuscendo- commentano i volontari -Anche noi
speriamo in un ripristino della legalitá che preveda – come da più parti
sollecitato – che la gestione del canile venga nuovamente messa al bando,
anche alla luce di un’aggiornata valutazione di prezzi, condizioni ed
eventuali interventi di ripristino, che allo stato non sarebbe possibile.
Nel frattempo- sottolineano -continuiamo a lavorare per salvare i tanti
cani oggi in difficoltà nel territorio e auspichiamo – a fronte del “
comune stato di disperazione” che a detta della signora Putortì
condividiamo – che la legale rappresentante di Aratea e i suoi volontari
vengano a darci una mano, al pari delle centinaia di cittadini che in
questi giorni si sono stretti attorno a noi”.