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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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“Animali creature di Dio”. Aidaa chiede udienza a Papa Francesco

“Animali creature di Dio”. Aidaa chiede udienza a Papa Francesco

L’Associazione porterà in dono al pontefice Gino, un gattino trovatello

“Animali creature di Dio”. Aidaa chiede udienza a Papa Francesco

L’Associazione porterà in dono al pontefice Gino, un gattino trovatello

 

 

Roma – Gli animali, insieme agli uomini ed alla natura sono parte integrante del creato e loro stessi creature predilette da Dio, questo andremo una delegazione dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA dirà a Papa Francesco se egli riterrà di accogliere la richiesta di udienza inviata oggi a firma del presidente nazionale dell’Associazione Lorenzo Croce che ha chiesto di essere ricevuto con una delegazione dell’associazione animalista per poter esprimere con “spirito umile e francescano il nostro amore verso il creato, tutto il creato, e chiedere a Papa Francesco di dire una parola che sgombri il campo riconoscendo la mano di Dio anche nella creazione degli animali, in quanto essi stessi sono creature dello stesso Dio di Abramo e di Isacco”. Già con Papa Benedetto XVI il presidente AIDAA ebbe uno scambio epistolare sei anni fa in relazione alle diverse dichiarazioni “ambientaliste” fatte dal precedente Papa in tema di tutela ambientale e delle “risorse della terra”. Nell’occasione dell’udienza saranno anche consegnate al papa le firme della petizione che ha raccolto migliaia di adesioni per chiedere allo stesso pontefice di rinunciare alla mozzetta ornata di ermellino, gesto tra l’altro anticipato dallo stesso Francesco in occasione della sua prima apparizione, ma non ancora ufficializzato quale rinuncia totale.

ECCO LA LETTERA SPEDITA AL PAPA 

OGGETTO: RICHIESTA DI UDIENZA

Santo Padre,

sono Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA mi permetto di scriverle queste poche righe innanzitutto per esprimere la mia e nostra soddisfazione per la sua nomina a Vescovo di Roma.

Noi ci occupiamo di tutela degli animali e dell’ambiente, e proprio per questo con umiltà e spirito francescano ci rivolgiamo a lei chiedendo di essere ricevuti in udienza per poter testimoniare il nostro amore verso il creato, tutto il creato, e verso le altre creature di Dio, che noi chiamiamo animali. Vorremmo chiedere a lei che ha preso il nome del più umile ed allo stesso tempo tra i più grandi santi che a nostro avviso la chiesa possa annoverare, il nome del poverello di Assisi, una parola,

una sola che ci permetta di poter dire che anche le categorie più deboli del creato, ed in particolare gli animali (più deboli

rispetto all’uomo predatore e distruttore) possano essere considerate creature dello stesso Dio di Abramo e di Isacco, e per questo crediamo debba essere incentivato il rispetto dell’uomo verso di loro, verso tutti loro. In attesa di sapere se riterrà di

riceverci la salutiamo cordialmente e con spirito fraterno sentendoci anche noi in cammino per edificare un mondo più giusto e vero.

Lorenzo Croce

A PAPA FRANCESCO PORTIAMO GINO IL GATTINO

“Vogliamo regalare al Papa un micio salvato dalla strada della nostra colonia dei Micetti di Brindisi – ci dice Lorenzo Croce

presidente nazionale di AIDAA- e per questo se Francesco accetterà di riceverci in udienza come abbiamo chiesto nei giorni scorsi noi porteremo a lui Gino il Gattino salvato da morte certa dalla nostra vice presidente nazionale Antonella Brunetti responsabile della colonia felina dei micetti di Brindisi”. Questo il regalo pensato per Papa Francesco dai vertici dell’associazione italiana difesa animali ed ambiente. Gino salvato dalla strada e cresciuto con amore da Antonella rappresenta bene quell’atto di misericordia verso gli ultimi, gli animali categoria debole tra i deboli di cui Francesco di

Assisi è stato il primo difensore. L’amore verso il creato passa anche attraverso le sue creature, questo è il messaggio che vogliamo lanciare al mondo. L’amore verso i più deboli e verso il creato passa anche da una carezza ad un micio salvato da morte certa in mezzo ad una strada di una città italiana.