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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Adeguare lo Statuto della Provincia di Reggio per promuovere la parità di rappresentanza di entrambi i generi”

E’ quanto chiedono il consigliere provinciale Alessandra Polimeno e il gruppo consiliare del movimento dei Popolari e Liberali con una mozione inviata al Presidente dell’Amministrazione provinciale ed al Consiglio provinciale

“Adeguare lo Statuto della Provincia di Reggio per promuovere la parità di rappresentanza di entrambi i generi”

E’ quanto chiedono il consigliere provinciale Alessandra Polimeno e il gruppo consiliare del movimento dei Popolari e Liberali con una mozione inviata al Presidente dell’Amministrazione provinciale ed al Consiglio provinciale

 

 

Con una mozione inviata al Presidente dell’Amministrazione provinciale ed al Consiglio provinciale di Reggio Calabria, prima firmataria, il Consigliere provinciale dr.ssa Alessandra Polimeno, il Gruppo consiliare del Movimento dei Popolari e Liberali chiede l’adeguamento dello Statuto della Provincia di Reggio Calabria a principi, convenzioni e norme costituzionali che promuovono la parità di rappresentanza di entrambi i generi nella giunta, negli organi collegiali della Provincia, e negli Enti, aziende ed istituzioni da essa dipendenti.
All’argomento è stata dedicata una riunione del Movimento femminile dei Popolari e Liberali della Provincia di Reggio Calabria, che si è allargata anche ad una disamina dell’attuale momento politico all’interno dell’Ente intermedio reggino.
“Come Popolari e Liberali non è nostra intenzione alimentare divisioni e polemiche – sono state alcune delle considerazioni – ma invitiamo il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa a convocare i partiti ed i loro dirigenti per offrire i dovuti chiarimenti”.
Tornando all’esame della Mozione, cofirmata da altri 9 consiglieri, sono stati evidenziati i richiami alle innumerevoli decisioni che a livello nazionale ed internazionale sono state assunte per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna. Tra queste, la Convenzione di New York del 1979, ratificata dall’Italia sono nel 1985, che esorta gli Stati firmatari ad assumere provvedimenti “al fine di assicurare il pieno sviluppo ed il progresso delle donne e garantire loro, sulla base di piena parità con gli uomini, l’esercizio e il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali”.
“L’obiettivo – è scritto nella mozione – è quello di raggiungere una parità di fatto”, e richiama il piano d’azione approvato dalla IV Conferenza mondiale della Nazioni Unite sulle donne, svoltasi a Pechino nel 1995, nel quale sono indicati gli obiettivi da raggiungere in dodici aree di criticità, tra cui “donne, poter e processi decisionali”.
Infine il dettato Costituzionale che all’art. 51 stabilisce che “Tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono acceder agli uffici pubblici ed alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine – prosegue l’art. 51 della Costituzione – la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne”. Articolo poi integrato dalla legge costituzionale n. 1 del 30 maggio 2003, affinché “siano concretamente colmate le differenze esistenti tra i generi de facto, nonostante l’eguaglianza ribadita de jure”.
Le donne del movimento dei Popolari e Liberali della Provincia di Reggio Calabria, hanno pienamente condiviso i contenuti della Mozione, soprattutto quando si afferma che “per le donne di questa Provincia è arrivato il momento non solo di poter scegliere da chi essere rappresentate all’interno delle istituzioni, ma di “rappresentare”. Per questo chiedono un “atto di buona volontà”, perché la politica non può essere solo “cosa da uomini”, ma lo resterà fino a quando la Provincia di Reggio Calabria non modificherà il proprio Statuto, per fare propri questi principi.
Dall’incontro è scaturito l’appello affinché dalla Presidenza della Provincia, e dal Consiglio provinciale parta una iniziativa di condivisione alla legittima richiesta di riconoscimento delle “pari opportunità” prevedendo anche la presenza femminile all’interno della Giunta provinciale. In caso contrario – hanno anticipato – useremo, nonostante il netto parere contrario manifestato dal nostro consigliere provinciale, dr.ssa Alessandra Polimeno, tutti i mezzi che la legge ci consente”.