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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Pugliese-Bambin Gesù: Nesci chiama in causa Lorenzin Dalila Nesci (M5S) continua la sua azione contro la costosa convenzione pediatrica tra il Bambino Gesù di Roma e il Pugliese-Ciaccio di Catanzaro

Pugliese-Bambin Gesù: Nesci chiama in causa Lorenzin Dalila Nesci (M5S) continua la sua azione contro la costosa convenzione pediatrica tra il Bambino Gesù di Roma e il Pugliese-Ciaccio di Catanzaro
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«Non sia un dogma la convenzione pediatrica tra gli ospedali Bambino Gesù di Roma e Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Chiamo la politica calabrese a valutarla con indipendenza, adesso e senza il timore di perdere consensi per le strumentalizzazioni di chi, privo di coscienza, sta spacciando il rinnovo della convenzione come unica e migliore risposta per la cura dei bambini». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che per lettera ha sollecitato la risposta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a una recente interrogazione sull’argomento firmata anche da Paolo Parentela, altro parlamentare Cinque stelle.
Nella missiva la parlamentare M5s ha sottolineato al ministro: «La stessa convenzione non è valsa per la formazione chirurgica in loco. Alla Calabria, che è sotto piano di rientro, deve invece essere consentito di camminare con le proprie gambe per la crescita qualitativa dei servizi sanitari, che si traduce anche in ritorno economico». In un passaggio della lettera, l’esponente 5 stelle ha evidenziato al ministro Lorenzin che «il 90% dell’attività chirurgica effettuata nel centro catanzarese è riconducibile alla chirurgia pediatrica già presente in loco e non ricompresa nella convenzione», la cui «difesa è stata condotta con dati che riuniscono l’attività della Chirurgia pediatrica e le attività ambulatoriali dell’ospedale Pugliese». Nesci conclude: «Il Movimento cinque stelle tutela il diritto alla salute dei bambini e degli adulti, non i profiti, scusate, i profitti che si fanno in ambito sanitario. Con opportunismo da avvoltoi si sta impedendo il confronto politico sulla convenzione, di cui tutti devono comprendere il rapporto negativo tra costi e benefici reali».