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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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Pronesti (Sul): ” Non serve patto con la ‘Ndrangheta ma investimenti”

Pronesti (Sul): ” Non serve patto con la ‘Ndrangheta ma investimenti”

“Una cosa – ha aggiunto Pronestì riferendosi all’impegno nei confronti dei lavoratori – che Mct, dal dicembre 2006 ad oggi, si è rifiutata di fare e a nulla è valso ogni tentativo di coinvolgimento della Presidente sulle reali problematiche che affliggono l’azienda”

Pronesti (Sul): ” Non serve patto con la ‘Ndrangheta ma investimenti”

 

“Una cosa – ha aggiunto Pronestì riferendosi all’impegno nei confronti dei lavoratori – che Mct, dal dicembre 2006 ad oggi, si è rifiutata di fare e a nulla è valso ogni tentativo di coinvolgimento della Presidente sulle reali problematiche che affliggono l’azienda”

 

 

 

GIOIA TAURO – ”Per aumentare la produttività non serve fare patti con la ‘ndrangheta, ma basta dare gli strumenti ai lavoratori per farli ritornare primi della classe, una posizione che hanno tenuto per lungo tempo grazie alla loro professionalita’ che sicuramente non si è persa”. Lo afferma Antonio Pronestì, segretario nazionale

del Sindacato unitario dei lavoratori (Sul), in risposta alla presidente di Contship Italia Cecilia Battistello, che in un’intervista, alcuni giorni fa, ha detto: “assurdo per assurdo dico che sarei pronta ad accordarmi anche con la ‘ndrangheta per fare crescere la produttivita’ a Gioia Tauro”. “Una cosa – ha aggiunto Pronestì riferendosi all’impegno nei confronti dei lavoratori – che Mct, dal dicembre 2006 ad oggi, si è rifiutata di fare e a nulla è valso ogni tentativo di coinvolgimento della Presidente sulle reali problematiche che affliggono l’azienda”. “Il Coordinamento portuali Sul – ha proseguito – più volte ha inoltrato direttamente alla Presidente documentazione e richieste di intervento, ma fino alla metà di gennaio 2011 nulla di nulla. Solo ora, in occasione dell’ultimo confronto in azienda legato anche alle ultime vicissitudini, l’Ad di Contship Italia a nome e per conto della Presidente ci comunicava la volontà del Gruppo di confrontarsi sulle problematiche sollecitate, una posizione che dobbiamo necessariamente verificare visto i trascorsi. La situazione che si è venuta a creare a Gioia Tauro non può essere addebitata ai lavoratori. Noi vogliamo salvaguardare e sviluppare l’occupazione e difendere i diritti e le tutele dei lavoratori, quindi pensiamo di contribuire, insieme a tutti gli altri soggetti preposti, a ricostruire la competitività dello scalo nella consapevolezza che non si può più confidare sui monopoli e nella convinzione che la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla diversificazione delle attività sia l’elemento vincente di questa sfida”. “Non molleremo – ha concluso Pronestì – l’azione intrapresa per convincere gli Enti locali ed il Governo ad adoperarsi a sostegno della competitività dello scalo. Bisogna reinvestire su Gioia Tauro”. (ANSA).