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Procura Bari, otto indagati c’e’ anche Sabina Began

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Inchiesta su escort che Giampaolo Tarantini ha portato nelle residenze del premier Berlusconi

Procura Bari, otto indagati c’e’ anche Sabina Began

Inchiesta su escort che Giampaolo Tarantini ha portato nelle residenze del premier Berlusconi

 

(ANSA) BARI – Sabina Began, soprannominata l’ape regina e a detta di molti la preferita del presidente, è tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Bari sulle escort che l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini ha portato nelle residenza del premier Berlusconi tra il 2008 e il 2009. Began è tra le otto persone a cui militari della Guardia di Finanza stanno notificando l’avviso di conclusione delle indagini preliminari che contiene 28 capi di imputazione.

Tra gli indagati a cui viene notificato l’avviso di fine indagine ci sono, a quanto si apprende, i fratelli Claudio e Gianpaolo Tarantini, l’avvocato brindisino Salvatore (detto Totò) Castellaneta e l’amico di Gianpi, Massimiliano Verdoscia. Quest’ultimo è già stato condannato in primo grado dal gup del tribunale di Bari a quattro anni e quattro mesi per i coca party organizzati da Tarantini in Sardegna.

Sono oltre 100 mila le conversazioni telefoniche e ambientali effettuate fino all’estate del 2009 nell’ambito della vasta inchiesta che riguarda Gianpaolo Tarantini e che ha portato all’apertura di vari filoni d’indagine, tra i quali quello riguardante le escort. Lo riferisce in una nota la Procura della Repubblica di Bari, ufficializzando che il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Bari sta procedendo alla notifica di otto avvisi di conclusione di indagine (provvedimento già emesso e depositato il 5 agosto scorso) per la vicenda escort.

In seguito al fermo di Tarantini eseguito il 18 settembre 2009 “era stata disposta – ricorda la Procura – la rielaborazione degli atti di indagine e l’effettuazione dei doverosi riscontri sulle dichiarazioni di Tarantini allo scopo di individuare le possibili notizie di reato”. “La rielaborazione si rendeva necessaria perché, fino a tutto il settembre 2009, – si legge ancora nella nota della Procura – non risultavano trascritte, e alcune neanche ascoltate, le oltre 100.000 conversazioni telefoniche ed ambientali effettuate fino all’estate di quell’anno. E’ stato così possibile riordinare il ponderoso materiale investigativo acquisito e costituire i diversi filoni di indagine”. Per quanto riguarda il filone ‘escort’, il pm Eugenia Pontassuglia – riferisce la Procura – “ha provveduto, tra l’altro, ad ascoltare e selezionare, tra tutte le innumerevoli conversazioni intercettate, quelle ritenute rilevanti ai fini dell’accusa”. Successivamente, depositata l’informativa da parte della Guardia di finanza a fine giugno 2011, Pontassuglia e il suo collega Ciro Angelillis “hanno proceduto, in poche settimane, all’esame degli atti, all’individuazione dei reati, alla formulazione dei capi di imputazione ed alla redazione dell’avviso ex art.415 bis codice di procedura penale in relazione ai reati per i quali le indagini sono state ritenute concluse”. “Sono attualmente al vaglio degli stessi sostituti – conclude la nota della Procura di Bari – le restanti ipotesi di reato emerse dall’attività investigativa fin qui compiuta”.

redazione@approdonews.it