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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Processo “Tutto in famiglia”, assolti Gaetano Merlino e Teresa Primerano

Processo “Tutto in famiglia”, assolti Gaetano Merlino e Teresa Primerano

L’inchiesta della D.D.A di Reggio Calabria aveva individuato la cosca Maio di San Martino di Taurianova egemone sul territorio

Processo “Tutto in famiglia”, assolti Gaetano Merlino e Teresa Primerano

L’inchiesta della D.D.A di Reggio Calabria aveva individuato la cosca Maio di San Martino di Taurianova egemone sul territorio

 

 

In data odierna, il dott. De Gregorio -Gup presso il tribunale di Palmi- ha assolto Primerano Teresa e Merlino Gaetano dai reati loro contestati, ha, inoltre disposto il rinvio a giudizio, per l’udienza del prossimo 9 ottobre, per Hanoman Pasquale (difeso dagli avv.ti Marcella Belcastro e Maria Teresa Caccamo) e Panuccio Giuseppe (difeso dagli avv.ti Annamaria Fazzari e Framcesco De Marzo).
L’accusa , rappresentata in udienza dal dott. Gelso aveva chiesto la condanna degli imputati che avevano fatto richiesta di rito abbreviato (primerano difesa dall avv. Maria Teresa Caccamo e Merlino difeso dagli avv.ti Tiziana Barillaro e Mario Mazza) basandosi sull’attivita’ di indagine del piu’ corposo procedimento denominato “tutto in famiglia 2” avviato dalla procura dda di Reggio Calabria per reati di associazione mafiosa, usura ed estorsioni,attualmente in trattazione dinanzi al tribunale di Palmi- pres. Battaglia-.
La difesa di Merlino Gaetano ha dimostrato l’estraneita’ del proprio assistito offrendo, anche attraverso attivita’ di indagine difensiva, la dimostrazione dell’inverosimiglianza del percorso accusatorio specie nella parte in cui si vorrebbe- Mrlino Gaetano- coevemente padre della vittima dell’usura presuntamente posta in essere da Hanoman Pasquale e (sempre Merlino Gaetano), capo crimine della presunta consorteria mafiosa di cui hanoman sarebbe partecipe. Merlino Gaetano, che, gia’ in fase cautelare, aveva dimostrato l’errore di identificazione cui era incorsa la pg in ordine alla sua presunta partecipazione ad un summit di mafia era stato, sin da subito prosciolto cautelarmente dal capo di imputazione oggi valutato dal gip di Palmi, nonostante questo, a differenza di altri indagati, per i quali i provvedimenti cautelari favorevoli avevano decretato l’archiviazione del procedimento, la procura riteneva comunque di leggere nelle intercettazioni captate elementi di responsabilita’, oggi, come detto, smentiti con la sentenza resa a seguito del giudizio abbreviato.
La difesa della Primerano ha poi dimostrato, attraverso la lettura di tutti gli atti di indagine e del provvedimento di revoca della cautela, l’insussistenza degli addebiti contestati all’imputata , accusata di essersi fatta intestare, da hanoman pasquale, un’autovettura tipo mercedes, ritenuta presunto provento di reato, con lo scopo di favorire l’Hanoman.
L’indagine nata da un fermo della polizia giudiziaria capitanata dal tenente Ceccagnoli , sotto le direttive della dott.ssa Pantano, subisce, dunque, l’ennesimo colpo che si aggiunge alla cronistoria dell’indagine gia’ in gran parte decapitata dal gip di Firenze, dal gip di Palmi e dal tribunale della liberta’di Reggio Calabria.
Per il prossimo 3 giugno e’ fissato il prosieguo della trattazione del procedimento principalie nel quale Hanoman Pasquale e Merlino Gaetano rivestiranno, questa volta,l’invertito ruolo di partecipe e capo della presunta organizzazione mafiosa denominata clan Maio.