L’ex ministro e la moglie del politico reggino dovranno rispondere dell’accusa di aver aiutato la latitanza. Con loro altre 3 persone

Processo immediato per Scajola e lady Matacena. Accolta richiesta della Dda: in aula a ottobre

L’ex ministro e la moglie del politico reggino dovranno rispondere dell’accusa di aver aiutato la latitanza. Con loro altre 3 persone

REGGIO CALABRIA – Il gip di Reggio Calabria, accogliendo la richiesta della Dda, ha disposto il processo con rito immediato per l’ex ministro Claudio Scajola, Chiara Rizzo ed altre tre persone nell’ambito dell’inchiesta sui presunti aiuti alla latitanza dell’ex deputato Amedeo Matacena. Il processo è stato fissato al 22 ottobre.

Era stata invece stralciata dalla stessa Dda la posizione di Matacena, che attualmente si trova a Dubai dopo la condanna a tre anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Un mese fa le autorità arabe avevano negato il consenso alla sua estradizione.

Il processo con rito immediato è stato disposto anche per il factotum di Matacena Martino Politi e per le segretarie di Matacena e Scajola, Maria Grazia Fiordalisi e Roberta Sacco.

Si terranno mercoledì, intanto, due udienze al tribunale del Riesame di Reggio Calabria in cui saranno discussi due appelli presentati dai difensori di Claudia Rizzo, gli avvocati Candido Bonaventura e Carlo Biondi, contro le decisioni del gip di rigettare la revoca delle misure cautelari. Alle udienze, secondo quanto rende noto all’Adnkronos l’avvocato Bonaventura, sarà presente la stessa Rizzo, attualmente agli arresti domiciliari.