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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 26 MAGGIO 2024

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Problema tendopoli di San Ferdinando: interviene la Cgil Le piogge degli ultimi giorni hanno reso ancora più drammatiche le condizioni di vita dei migranti allertando i sindacati Cgil e Flai

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di Enrica Cosentino, Federica Muratori e Giulia Visalli

Il recente maltempo ha peggiorato sempre di più le già precarie condizioni dei migranti della tendopoli dell’area industriale di San Ferdinando. Da due anni ormai è stata avanzata una proposta per migliorare le condizioni di vita dei tantissimi migranti, ovvero sostituire le vecchie tende danneggiate con 200 container, come è stato già fatto nella contrada di Testa dell’Acqua a Rosarno.

Tale proposta non è stata accolta poiché era stato deciso di sostituire le fatiscenti  tende con altre nuove. Ad intervenire sulla questione è la Cgil che in una nota firmata dal segretario Nino Costantino e dalla segretaria della Flai, Celeste Logiacco, rilancia la proposta.

Secondo la Cgil la sostituzione andrebbe effettuate per due motivi: “Il primo, di natura economica, in quanto i container costano allo Stato meno delle tende della Protezione Civile e hanno una resistenza ovviamente maggiore; il secondo, ben più importante, di natura umana e sociale che attiene alle condizioni di vita delle persone che sarebbero senza alcun dubbio più dignitose e garantirebbero una condizione del territorio più civile.

Non riusciamo a comprendere le motivazioni che fino adesso hanno spinto gli organi preposti a non risolvere questo problema anche perché non esiste allo stato attuale alcun piano alternativo e di integrazione sul territorio in grado di dare risposte ai migranti e ai cittadini della Piana di Gioia Tauro.

Eppure sono stati in tanti durante l’inverno passato a scandalizzarsi per la situazione della tendopoli, ma l’indignazione serve a ben poco se non si tramuta in interventi concreti e immediati”.

I due sindacalisti hanno annunciato di voler chiedere al Prefetto di Reggio Calabria un urgente incontro, per “passare dalle parole e dalle riunioni ai fatti concreti senza aspettare che l’inizio della nuova stagione di raccolta riproponga con più forza i problemi che da anni stiamo denunciando”.