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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Prestazioni sanitarie, Assotutela: “Il grande bluff di Zingaretti”

Prestazioni sanitarie, Assotutela: “Il grande bluff di Zingaretti”

“Per chi sa di sanità è comprensibile come il successo, o presunto tale, non sia da riferire all’azione taumaturgica di Zingaretti, data la brevità del lasso di tempo considerato e preso atto della lunghezza dei processi assistenziali e della loro stima”

Prestazioni sanitarie, Assotutela: “Il grande bluff di Zingaretti”

“Per chi sa di sanità è comprensibile come il successo, o presunto tale, non sia da riferire all’azione taumaturgica di Zingaretti, data la brevità del lasso di tempo considerato e preso atto della lunghezza dei processi assistenziali e della loro stima”

 

 

“Non c’è dubbio, il Minculpop all’occorrenza funziona benissimo. I dati
trionfalistici sulla riduzione dei tempi di attesa per alcune prestazioni
ospedaliere, divulgati dalla grancassa del potere regionale in realtà, non
sono farina del sacco del governatore”. Lo afferma il presidente di
AssoTutela Michel Emi Maritato. “Si pensi che i dati si riferiscono al
periodo compreso tra giugno e dicembre 2013. Per chi sa di sanità – precisa
Maritato – è comprensibile come il successo, o presunto tale, non sia da
riferire all’azione taumaturgica di Zingaretti, data la brevità del lasso
di tempo considerato e preso atto della lunghezza dei processi
assistenziali e della loro stima. I suoi sodali, fra l’altro, decantano le
disposizioni impartite dalla Regione ai direttori generali, senza
specificare che si tratterebbe, senza ombra di dubbio, dei direttori
nominati dalla giunta Polverini. I manager espressione del centrosinistra
infatti – chiarisce il presidente di AssoTutela – sono stati tutti
individuati tra gennaio e marzo 2014. Una figuraccia abissale. Consigliamo
al governatore di rinunciare al pletorico ufficio stampa e comunicazione
attuale, tanto ricco di consulenti profumatamente retribuiti quanto
impreciso nella divulgazione delle notizie. Un vero boomerang per
Zingaretti, che dovrebbe, piuttosto, incidere sulle liste di attesa
interminabili per le quali si guarda bene dal diffondere alcun dato”,
conclude Maritato.