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Presentato a Castrolibero il libro ‘Italie’

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Il consigliere regionale  Orlandino Greco (Oliverio presidente) ha presentato la sua ultima fatica letteraria, Italie, scritta con il docente dell’università Federico II di Napoli Giuseppe Ferraro. Il testo, edito da Rubbettino, è stato presentato nella splendida cornice dell’anfiteatro ‘Tieri’ di Castrolibero, in una serata tra musica e conversazione. Centinaia i cittadini presenti che hanno ascoltato con grande attenzione le parole dei due autori e dell’editore Florindo Rubbettino. A moderare il dibattito il giornalista Pasquale Motta.

“Questa presenza così importante di cittadini, in una sera d’estate, per la presentazione di un libro di filosofia e politica – ha detto Orlandino Greco – dimostra come in alcune comunità sia ancora vivo il senso di appartenenza ad un territorio e ad una visione politica”.

Il libro di Greco e Ferraro è un dialogo tra un filosofo e un politico che si interrogano sulla fine dei partiti ideologici e indicano un nuovo percorso politico orientato alla territorialità, alla militanza e alla competenza. In Italie non si fanno rivendicazioni, né si sponsorizzano leghe meridionaliste, ma si sancisce la necessità dell’unione degli italiani come forma di superamento dell’Unità d’Italia.

“Il nostro è un Paese  dalle tante sfumature – sostiene Orlandino Greco –  e contro chi, attraverso un centralismo burocratico e amministrativo, tenta di uniformare tutto e tutti, Italie individua un nuovo percorso politico che unisce attraverso la valorizzazione delle diversità, delle vocazioni, dei movimenti territoriali. All’Italia a due velocità rispondiamo con le Italie a diversa destinazione, alla questione meridionale rispondiamo con la soluzione meridionale alla questione italiana, al Meridione d’Italia come indicazione geografica rispondiamo con l’Italia del Meridione come progetto politico”.

“Con Italie -conclude Greco- si inverte la rotta, partendo da queste basi ideali, dall’Italia del Meridione, unendo nelle diversità i tanti movimenti locali presenti in Italia, ci candidiamo a costruire l’Unione delle Autonomie, un grande movimento federato in grado riportare al centro delle scelte politiche nazionali le autonomie locali e di rigettare ogni tentativo di commissariamento imposto da Roma alle comunità periferiche.”