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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Potere al Popolo Reggio Calabria risponde all’appello dell’Usb sulle strutture psichiatriche

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Riceviamo e pubblichiamo:

A quarant’anni dalla rivoluzione di Franco Basaglia che ha portato alla
cancellazione dei manicomi e della segregazione del paziente psichiatrico
come unica soluzione, Reggio Calabria continua a gestire i pazienti
psichiatrici come un problema da eliminare, piuttosto che come pazienti da
tutelare. Per questo Potere al popolo non può che aderire all’appello
lanciato dall’Usb, schierandosi con decisione al fianco dei pazienti e dei
loro familiari nel rivendicare cure adeguate e qualità dei servizi, come al
fianco di lavoratrici e lavoratori, per una sanità pubblica, efficiente,
che punti a soddisfare i bisogni dei pazienti e non gli interessi di pochi.

Nel territorio di Reggio Calabria la gestione della malattia e del disagio
psichiatrico è in condizioni devastanti. Servizi domiciliari inesistenti al
pari dei centri diurni, reparto psichiatrico dell’unico ospedale pubblico
cittadino sottodimensionato e inefficiente, queste non sono che alcune
delle problematiche strutturali che affliggono il territorio, mentre
familiari e operatori non possono ormai che denunciare, anche penalmente,
l’ormai consolidato abuso della pratica del Tso, gestito senza protocollo
adeguato e senza alcun controllo, e l’uso spropositato di psicofarmaci
anche fra i pazienti più piccoli. Nel frattempo, non si fa che procedere a
tagli su tagli nelle strutture, mentre medici e operatori da mesi lamentano
stipendi arretrati.

Una situazione fotografata da due casi di cronaca cittadina, che mostrano
in maniera plastica come venga gestito il settore. Nella Locride, la
Guardia di Finanza ha scovato una struttura privata convenzionata che
avrebbe erogato senza alcuna autorizzazione, né controllo prestazioni
sanitarie per 2 milioni di euro. Denaro sottratto alla sanità pubblica per
arricchire le casse di chi non ha esitato a riempire la struttura di
pazienti in numero di gran lunga maggiore a quello per cui era stata
riconosciuta idonea, erogando loro servizi inadeguati.

A Reggio Calabria invece l’Usb ha riacceso i riflettori sulla devastante
situazione della “Comunità Alloggio C”, fino a qualche tempo fa rinomato
centro di assistenza per pazienti psichiatrici, di fatto smantellato dal
Dipartimento Salute Mentale che ha ridotto i ricoveri da 20 a 13, revocato
assistenza sociale, prestazioni infermieristiche e servizio di reperibilità
medica, declassato gli operatori specializzati a semplici OSS. Il risultato
è stato un’inevitabile forte riduzione degli standard qualitativi dei
servizi erogati, mentre il personale lì impiegato reclama stipendi
arretrati dal novembre 2017.

In entrambi i casi sono evidenti i giganteschi passi indietro nella
(dis)organizzazione delle strutture convenzionate e pubbliche a causa delle
scelte sconsiderate di chi dovrebbe amministrare servizi di così
fondamentale importanza, ma sta smantellando la tutela della salute mentale
riportandola ad una logica di controllo manicomiale del paziente, superata
– quanto meno sulla carta – quarant’anni fa con la legge Basaglia. Un passo
indietro gigantesco che garantisce i guadagni dei pochi che gestiscono le
strutture, a scapito dei diritti di molti, che con le loro tasse finanziano
anche il sistema sanitario nazionale.

Non vogliamo scadere in stupide generalizzazioni, consapevoli che tanti
professionisti si spendono per garantire servizi e prestazioni anche
all’interno del mondo del privato, ma per noi di Potere al popolo l’unica
soluzione è il ritorno a una sanità interamente pubblica e un serio,
pianificato programma di investimenti che garantisca il potenziamento del
sistema sanitario pubblico. Il privato, anche il più onesto privato, ha
come fine l’utile di impresa, mentre la salute non può essere business ma
deve tornare servizio, per questo diciamo basta ad accreditamenti e
convenzioni, e chiediamo che i milioni girati ai privati vengano destinati
all’adeguamento delle strutture pubbliche e all’assunzione di nuovo
personale. La salute è un diritto, non un affare.

Potere al Popolo! – Reggio Calabria