Porto di Gioia Tauro, annullati 60 licenziamenti
Dic 06, 2018 - redazione
The roll-on/roll-off and container ship MV Cape Ray (T-AKR 9679) enters the Medcenter Container Terminal in Gioia Tauro, Italy, July 1, 2014, to receive cargo containing specific chemical agents from the Danish-owned roll-on/roll-off freighter MV Ark Futura. The U.S. government-owned MV Cape Ray was modified and deployed to the eastern Mediterranean Sea to dispose of Syrian chemical agents in accordance with terms Syria agreed to in late 2013. (U.S. Navy photo by Mass Communication Seaman Desmond Parks/Released)
Il giudice del lavoro del Tribunale di Palmi ha dato torto ad Mct, in merito ai licenziamenti di 377 lavoratori del porto di Gioia Tauro. Sono circa 60 i provvedimenti annullati per violazioni dei criteri di scelta. L’azienda terminalista è stata inoltre condannata a risarcire gli operai fino ad un massimo di 12 mensilità, somma che dovrà essere detratta dall’indennità che i portuali hanno percepito per il collocamento in Agenzia. Il giudice ha accertato “l’ingiustificatezza della mancata comparazione del lavoratore licenziato con gli altri lavoratori di equivalente professionalità mantenuti in servizio”. I 60 lavoratori reintegrati, erano tutti difesi dall’avvocato Sabrina Pizzuto.
MARIA CARMELA DIGIACCO (MOVIMENTO PER LA SOVRANITA’)
Registro l’ottima notizia per circa 30 degli operai portuali licenziati da MCT nel luglio 2017. Il diritto al lavoro è sacrosanto. Non è giusto sfruttare i dipendenti per arricchimento aziendale e personale e poi buttarli fuori applicando “sistemi beffa” che puntualmente vengono smascherati da chi di dovere. Auspico che questo sia il primo di una lunga serie di reintegri, perchè se oggi l’azienda ha vere difficoltà a mantenere i posti di lavoro avrebbe dovuto pensarci prima, quando assumeva personale per partecipare ai bandi della Regione Calabria e della Comunità Europea allo scopo di rimpinguare le proprie casse. Si assuma, alla luce di questa nuova sentenza, la responsabilità delle scelte fatte in precedenza e non abbandoni a se’ stessi dei padri di famiglia che hanno deciso di crescere sulla base di uno stipendo fisso e certo. Si ponga fine a questa egemonia. Un plauso alla magistratura.