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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Pezzi di plastica nel cioccolato RASFF e FDA comunicano ritiro volontario in Inghilterra barre cioccolato italiano

Pezzi di plastica nel cioccolato RASFF e FDA comunicano ritiro volontario in Inghilterra barre cioccolato italiano
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Dopo che la e la Food Standards Agency (l’agenzia britannica per la sicurezza alimentare)
ha lanciato la prima allerta, anche il sistema di allerta rapido europeo Rasff ha
comunicato analogo ritiro di barre di cioccolato pregiato a marchio Waitrose 1 da
85 g di cioccolatai italiani con scadenza luglio 2018. Il richiamo volontario ha
riguardato le barre al cioccolato bianco, cioccolato bianco con il tè matcha e il
pistacchio, il cioccolato al latte con pistacchi, mandorle e nocciole e cioccolato
al latte con feuilletina e sale marino. Il motivo del richiamo volontario comunicato
dalla catena di supermercati Waitrose, riguarderebbe la possibilità che le barrette
possano contenere pezzi di plastica. L’Agenzia alimentare standard (FSA) ha affermato
che le barre Waitrose 1 da 85g, che hanno una data di scadenza “luglio 2018”, potrebbero
rappresentare un rischio per la sicurezza e hanno invitato i clienti a non mangiarle.
In una dichiarazione, Waitrose ha dichiarato: “Richiamiamo i prodotti, in quanto
vi è il rischio potenziale che un piccolo numero di barre può essere contaminato
da pezzi di plastica. I clienti che hanno acquistato uno di questi prodotti non dovrebbero
consumarli, ma restituirli a Waitrose per un rimborso completo. “Ci scusiamo per
eventuali inconvenienti ai nostri clienti”. I clienti che hanno acquistato le barre
al cioccolato interessate possono chiamare Waitrose al 0800 188884. Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti”, rileva che non è ancora chiaro
se il cioccolato sia prodotto in Italia e poi commercializzato esclusivamente nel
Regno Unito con il marchio Waitrose, e data l’allerta di natura europea invita anche
le autorità sanitarie italiane a fare chiarezza per evitare i qualsiasi tipo di
ritardo come quello del Ministero della Salute con lo scandalo delle uova al Fipronil.