Per rilanciare il Cefris collaborazione tra ente di formazione e Regione
redazione | Il 12, Ott 2011
E’ quanto stabilito nella riunione presieduta dall’assessore regionale Caridi
Per rilanciare il Cefris collaborazione tra ente di formazione e Regione
E’ quanto stabilito nella riunione presieduta dall’assessore regionale Caridi
Il rilancio del Cefris deve passare attraverso una sinergica collaborazione tra l’ente di formazione e la Regione Calabria.
Queste le risultanze dell’incontro presieduto dall’assessore regionale alle attività produttive On. Antonio Caridi e promosso dal consigliere dell’ente Gaetano Condello.
Presenti all’appuntamento il presidente del Cefris Carmine Alvaro, l’amministratore Renato Bellofiore, sindaco della città di Gioia Tauro, il direttore generale Domenico Napoli, il responsabile dell’istruzione tecnica Nicola Marazzita e, appunto il consigliere Condello, anche assessore alle attività produttive della città del porto.
Il consiglio di amministrazione ha posto quindi all’On. Caridi gli spunti e le linee programmatiche per l’attuazione, in tempi celeri, di interventi sull’area della piana.
Propositiva la risposta dell’assessore, che ha già fissato per venerdì 14, presso il dipartimento delle attività produttive a Catanzaro, un tavolo tecnico per delineare le azioni da intraprendere.
Attualmente il Centro per la formazione, la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo, si sta occupando della riconversione professionale dei circa 400 cassaintegrati del porto di Gioia Tauro, attraverso dei corsi specifici tenuti nella propria sede.
Il centro, che si pone come una moderna istituzione di alta formazione e management, risulta anche essere tra i soci fondatori del primo Istituto Tecnico Superiore, situato a Polistena, candidato a sostenere la formazione superiore per garantire personale qualificato da impiegare nell’industria calabrese, sopperendo alla mancanza di 180 mila unità annue, nonché alla riqualificazione dei docenti precari, da inserire proprio negli Its.
L’on Caridi non ha mancato di sottolineare l’importanza di avviare i giovani alla cultura d’impresa, tramite percorsi mirati che partano dalle quinte classi degli istituti superiori.
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