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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Per alcuni studi le donne hanno bisogno di dormire 20 minuti in più rispetto agli uomini Hanno anche maggiori probabilità di soffrire di insonnia e altri problemi connessi al sonno. Una dieta equilibrata ed evitare l'uso di telefonini e dispositivi elettronici muniti di display prima di andare a letto può migliorare la qualità del sonno e quindi della vita

Per alcuni studi le donne hanno bisogno di dormire 20 minuti in più rispetto agli uomini Hanno anche maggiori probabilità di soffrire di insonnia e altri problemi connessi al sonno. Una dieta equilibrata ed evitare l'uso di telefonini e dispositivi elettronici muniti di display prima di andare a letto può migliorare la qualità del sonno e quindi della vita
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Un adulto tra i 26 ei 64 anni dovrebbe dormire ogni notte tra le sette e le nove
ore, raccomanda la National Sleep Foundation (USA). Anche se le donne dovrebbero
ritardare diversi minuti nel momento in cui impostano le loro sveglie. A sostenerlo
il dottor Jim Horne, neuroscienziato e direttore del Centro di ricerca sul sonno
dell’Università di Loughborough (Regno Unito), chee cita la National Sleep Foundation:
le donne hanno bisogno di una media di 20 minuti in più di sonno rispetto agli uomini.
Ed apparentemente lo fanno, come indicano i risultati di un sondaggio aziendale sui
braccialetti che misurano l’attività fisica, FitBit. Dopo aver raccolto i dati sulle
attività dei propri utenti durante le notti da marzo 2017, l’azienda ha scoperto
che in media gli uomini dormono sei ore e 26 minuti, mentre il tempo delle donne
è di sei ore e 50 minuti. La ragione di questa differenza temporale si trova nell’architettura
del cervello. Secondo le conclusioni di uno studio condotto dall’Università della
Pennsylvania, la struttura neuronale femminile consente di evidenziare alcune capacità
comunicative, capacità analitiche e intuitive, nonché una migliore memoria e cognizione
sociale. Tutto ciò rende le donne più attrezzate per il multitasking e per creare
soluzioni di gruppo e, dice il neuroscienziato, e come contrappasso di questa maggiore
attività è richiesto un maggiore riposo per il recupero. “È possibile che questo
tipo di funzionamento o attività cerebrale porti a un maggiore bisogno di riposo
nelle donne”, spiega il dottor Javier Puertas, capo del dipartimento di neurofisiologia
e dell’Unità del sonno dell’Ospedale universitario La Ribera (Alzira) e membro del
Spanish Dream Society (SES). Sebbene si ricordi che “la ricerca è in continua evoluzione”.
Nonostante necessitino di qualche minuto in più di sonno e alcune ce la facciano,
molte hanno maggiori probabilità di avere difficoltà a riposare rispetto agli uomini.
Diversi studi e indagini concludono che le donne soffrono di più insonnia e altri
problemi ad addormentarsi, conferma il dott. Puertas: “Statisticamente le donne soffrono
il doppio di insonnia degli uomini e soffrono di più dal punto di vista delle prestazioni
cognitive e somatiche “. Infatti, il 63% delle donne tra i 30 ei 60 anni dorme circa
sei ore al giorno. Cioè, tra una e tre ore in meno rispetto alla quantità raccomandata.
Queste difficoltà ad addormentarsi hanno conseguenze anche durante il giorno, determinando
più sonnolenza, che può produrre problemi diversi come mancanza di concentrazione
o aumento di appetito e, quindi, peso. Ciò che rimane sconosciuto è la ragione
esatta per cui si verificano queste differenze. Il dottor Puertas spiega che potrebbe
esserci una componente sociologica e culturale che le spiega: “Socialmente, le donne
sono state caricate di più preoccupazioni che non essere portate a letto”. Sottolinea
inoltre che ci sono fattori biologici che possono alterare il sonno come la gravidanza
o la cura del bambino: “È stato dimostrato che l’udito di una donna è più sensibile
quando si tratta di percepire o reagire al pianto di un bambino”. Data l’importanza
di questa abitudine essenziale per la nostra salute, prima di ricorrere a farmaci
senza prescrizione medica, l’esperto raccomanda di seguire le solite linee guida
per un’adeguata igiene del sonno e che per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello
dei Diritti” è bene sempre tenere presenti: “Avere una dieta equilibrata ed
evitare l’uso di telefoni cellulari, tablet o portatili prima del sonno perché la
loro luce blu inibisce la produzione di melatonina, un ormone necessario nel ciclo
naturale del sonno.”