REGGIO CALABRIA – L’agguato ai carabinieri Vincenzo Garofalo e Antonino Fava, 31 e 36 anni, uccisi a Palmi nel gennaio del 1994, rispettivamente di Scicli in provincia di Ragusa e di Taurianova, è al centro della deposizione del collaboratore di giustizia Consolato Villani al processo trattativa Stato-mafia, ripreso nell’aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo dopo una pausa di due settimane.
Collegato in videoconferenza il pentito di ‘ndrangheta, che deve scontare una pena a trenta anni di carcere, proprio per l’agguato ai militari dell’Arma, ha risposto alle domande del pm Nino Di Matteo e del pm Roberto Tartaglia.
Il pentito, ex braccio destro del boss Nino Lo Giudice, ha detto di aver partecipato alle spedizioni messe in atto in Calabria contro i carabinieri.