Pd del Pollino, dell’Alto e del Basso Ionio in fermento per la riunione di domani
Ott 22, 2013 - redazione
“Il coordinamento ribadisce la richiesta del differimento dei termini per la presentazione delle candidature per consentire alle forze della periferia di esprimere proprie candidature”
Pd del Pollino, dell’Alto e del Basso Ionio in fermento per la riunione di domani
“Il coordinamento ribadisce la richiesta del differimento dei termini per la presentazione delle candidature per consentire alle forze della periferia di esprimere proprie candidature”
Riceviamo e pubblichiamo:
Viva attesa tra i Democratici del Pollino, dell’Alto e del Basso Ionio per la riunione già indetta per mercoledì 23 c.m., nel giorno della quale dovrà essere definito l’atteggiamento che i circoli assumeranno rispetto all’elezione del segretario provinciale e degli organi provinciali.
Intanto, il coordinamento prende atto della richiesta del differimento della data delle elezioni da parte dei segretari già candidati alla segreteria provinciale, ma essa non basta anche perché testimonia la superficiale fretta con la quale si è messa in moto la procedura per la elezione del segretario provinciale.
Il coordinamento ribadisce la richiesta del differimento dei termini per la presentazione delle candidature per consentire alle forze della periferia di esprimere proprie candidature.
Da parte del coordinamento regionale è invece pervenuta una risposta, garbata nella forma, ma provocatoria nella sostanza.
Sul tema della rappresentanza, il coordinamento aveva posto un problema molto semplice: una volta individuato il numero dei componenti dell’organo collegiale provinciale, che è altra cosa rispetto alla pletorica, transitoria e stranumerosa assemblea prevista, occorreva ripartire questo numero tra i vecchi collegi della camera o del senato, restituendo in tal modo ai circoli dei collegi territoriali il potere di esprimere i componenti dell’organo collegiale dirigenziale.
Al posto della pletorica assemblea provinciale così avremmo avuto assemblee di collegio, espressioni autentiche del tessuto politico territoriale.
Tale democratica modalità di elezioni degli organi, o avrebbe di fatto messo ai margini o espulso dalla vita democratica del partito le aggregazioni personalistiche, verticistiche e cosenzacentriche.
Questo è e resta lo snodo essenziale per invertire la marcia antidemocratica.
Proclami di innovatori e rinnovatori che rappresentano la fallimentare esperienza dell’ultimo decennio sono solo parole vuote.
Dispiace constatare che in periferia ancora prosperano piccoli capetti locali che si illudono di aumentare la loro personale forza collegandosi con le aggregazioni personalistiche cosentine.
In questo quadro preesistente, il riferimento a Renzi e a Cuperlo, ed ad altri è del tutto offensivo.
Questi leaders nazionali del PD se conoscessero nei dettagli la vicenda politica cosentina, eviterebbero di schierarsi per l’uno o per l’altro raggruppamento. Anzi, marcherebbero nettamente la loro distanza repentinamente.
A questo punto il nostro coordinamento continua ad insistere sulla necessità di cambiare le regole. Se dovesse persistere questa crassa ed irrazionale insensibilità non sarebbe sconfitto il coordinamento, ma sarebbe inflitta una violentissima ferita al tessuto vero dei democratici cosentini.
Coordinamento Segretari Circoli PD Alto e Basso Jonio Cosentino