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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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PD Cittanova, l’Asp conceda i locali dell’ex ospedale per poter effettuare i tamponi gratuiti Cittanova è stata investita molto seriamente dalla seconda ondata della pandemia, con molte persone purtroppo contagiate dal virus, alle quali va tutta la nostra affettuosa vicinanza

PD Cittanova, l’Asp conceda i locali dell’ex ospedale per poter effettuare i tamponi gratuiti Cittanova è stata investita molto seriamente dalla seconda ondata della pandemia, con molte persone purtroppo contagiate dal virus, alle quali va tutta la nostra affettuosa vicinanza

Il Circolo PD cittadino chiede che i responsabili dell’ASP di Reggio Calabria concedano subito l’uso temporaneo di una parte dei locali dell’ex Ospedale di Cittanova, in atto non utilizzati, ma idonei ad essere messi a disposizione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, per l’effettuazione dei tamponi rapidi antigenici in forma gratuita per i cittadini.
Riteniamo grave ed ingiustificabile che, dopo oltre 20 giorni dall’inoltro di una apposita richiesta in tal senso da parte dell’Amministrazione comunale all’ASP di Reggio Calabria, non vi sia stata, da parte dei responsabili di questo Ente, alcuna risposta.
Cittanova è stata investita molto seriamente dalla seconda ondata della pandemia, con molte persone purtroppo contagiate dal virus, alle quali va tutta la nostra affettuosa vicinanza. Tutti i cittadini stanno sopportando notevoli restrizioni di natura personale ed economica. I ragazzi sono costretti a studiare a distanza, con tutte le limitazioni che da ciò ne deriva. L’intera comunità cittadina è impegnata con notevoli sacrifici a comportamenti ed azioni tese a contenere la diffusione del virus.
Risulta, perciò, del tutto incomprensibile la ragione per la quale si palesino queste resistenze da parte dell’ASP provinciale che, nei fatti, ad oggi, impedisce di poter ampliare il tracciamento dei potenziali positivi attraverso i medici di base. Questo in palese contrasto con il positivo impegno profuso da parte dei medici dell’Usca, sia nell’effettuazione dei drive in all’aperto, che nella collaborazione con gli amministratori cittadini, ed a fronte della disponibilità dei kit inviati dal Commissario straordinario Arcuri.
Molti cittadini stante l’innalzamento della curva dei contagi, poiché i tempi per poter effettuare il tampone molecolare non sono compatibili con una necessaria azione rapida di prevenzione, si vedono costretti a ricorrere a soluzioni alternative private, dovendo sostenere costi che non tutti sono in grado di sopportare, in particolar modo in questo difficile momento di crisi economica.
La diffusione del virus purtroppo non aspetta i tempi della burocrazia di cui, purtroppo, è permeato il nostro sistema sanitario, mentre medici, infermieri e operatori sanitari sono costretti a combattere spesso a mani nude. L’esperienza insegna che più efficiente è il tracciamento prima saranno isolati i positivi riducendo la probabilità del contagio.
Non vorremmo che questa conclamata inerzia e colpevole assenza di risposte possa fare prevalere, consapevolmente o meno, il concreto e dannoso affossamento di questa importante tipologia di azione, nella difficile sfida per circoscrivere e spegnere la diffusione dei contagi da Covid-19. L’ennesima misura prevista sulla carta ma disattesa e non attuata.
Sollecitiamo, pertanto, un forte appello ai vertici dell’ASP reggina perché concedano i locali dell’ex Ospedale cittadino richiesti dall’Amministrazione comunale, affinché i medici di base e i pediatri, i cui studi sono inadatti, possano effettuare in locali idonei i tamponi in forma gratuita ai loro pazienti e ai cittadini, consentendo così una più celere tracciabilità dei contagi, fondamentale per attivare risposte rapide di contenimento del virus sul territorio.
Riteniamo infine che, per il prossimo futuro, occorrerà che i vertici della sanità calabrese, guidati da qualche giorno dal Dott. Guido Longo, a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro, nell’ambito di un necessario riassetto dell’intero sistema sanitario calabrese, di un rilancio della sanità pubblica e, di conseguenza, della sanità sul territorio e di riorganizzazione della rete degli ospedali, assumano fattivamente la questione dell’utilizzo della struttura dell’ex Ospedale di Cittanova. E, partendo da quanto già previsto da precedenti atti aziendali, vengano individuati e realizzati ulteriori servizi e prestazioni sanitarie di qualità ed innovative, tesi a garantire il pieno, efficace ed ottimale utilizzo della struttura ospedaliera, al servizio della tutela della salute dei cittadini.