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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 APRILE 2024

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Pd, Areadem: “Unire il congresso regionale con quello nazionale”

Pd, Areadem: “Unire il congresso regionale con quello nazionale”

Franco Laratta: “Il nostro congresso deve essere fatto presto e bene. Dobbiamo interpretare al meglio la forte richiesta di cambiamento”

Pd, Areadem: “Unire il congresso regionale con quello nazionale”

Franco Laratta: “Il nostro congresso deve essere fatto presto e bene. Dobbiamo interpretare al meglio la forte richiesta di cambiamento”

 

 

CATANZARO -“Non era scontata la conclusione serena e positiva dell’Assemblea Nazionale del PD; anche per questo salutiamo positivamente l’elezione di Guglielmo Epifani, personalità che proviene dal mondo del lavoro, in una fase dentro la quale è il dramma occupazionale la prima emergenza del Paese”. E’ quanto si afferma in una nota del coordinamento regionale della componente Areadem che si richiama alle posizioni di Dario Franceschini. All’incontro erano presenti, fra gli altri, Franco Laratta, il parlamentare Nicodemo Oliverio, Pasqualino Mancuso, Mimmo Bevacqua e Giovanni Russo. “Siamo consapevoli – è scritto nella nota – del ruolo che sono chiamati a svolgere il Pd ed Enrico Letta, con generosità e autorevolezza, per far fronte ad una fase storica che non ha precedenti, ricca di speranze ma anche di incognite. Il PD ha netta la consapevolezza del momento eccezionale e delle difficoltà straordinarie che la nostra democrazia affronta, che é insieme crisi di rappresentanza ed esplosione della questione sociale che rischia derive pericolose con approdi emergenziali non controllabili, ed il suo destino è consegnato ad un duplice e pesantissimo compito: ricostruire se stesso e reincontrare il Paese ed i suoi bisogni, soprattutto nel Mezzogiorno ed in Calabria. L’impresa, determinata da una sequenza di errori e contraddizioni che ne hanno minato credibilità e profilo politico, a cominciare dall’insoddisfacente esito elettorale e fino alla terribile immagine dei franchi tiratori per l’elezione del Capo dello Stato, è assai ardua, ma obbligata, e non consente percorsi di comodo ed aggiramenti nel nome di una conservazione senza senso e della ripetizione di rituali che appartengono ad un passato che non può ritornare”. “La realtà ha spazzato via vecchi retaggi – prosegue la nota – sepolto luoghi comuni e reso sterile una pratica politica che, invece di aderire ai bisogni della gente, ha finito con il calpestarne vocazioni ed aspettative legittime; il nostro elettorato, anche quello di antica tradizione ed appartenenza, anche in Calabria, non ha esitato a rincorrere altri lidi ed è drammatico che siano soprattutto i giovani, i più giovani, ad avere abbandonato il nostro partito. Nessun tatticismo può più essere alimentato ed incoraggiato ed anche in Calabria occorre, con più lena che altrove, a causa di una condizione sociale, economica ed istituzionale che si aggrava di giorno in giorno, ricostituire prioritariamente, prima ancora degli organigrammi, una condizione di ascolto della società calabrese che possa rappresentare il terreno fertile e positivo, dove tutto il PD della Calabria si riproponga con determinazione e credibilità rinnovata. Appare pertanto necessario, per fare presto e bene, unire la fase congressuale regionale a quella nazionale, già fissata per ottobre. Per consentire in questi mesi una vera e profonda analisi della sconfitta, insieme alla elaborazione di una risposta forte e concreta, che coinvolga iscritti, simpatizzanti ed elettori del Pd”.