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Partito Comunista Cosenza denuncia emergenza acqua

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È da tempo che i cittadini della provincia di Cosenza si lamentano per le
pessime condizioni in cui versa il sistema idrico, gestito in provincia
dalla ditta Sorical.
Nella città e nei quartieri popolari, come Via Popilia e Via Degli Stadi,
manca l’acqua tutto il giorno così come a Rende e nei paesi limitrofi.
I cittadini, spesso, sono costretti ad usufruire dell’acqua soltanto la
mattina presto o a tarda sera, privandosi di un bene essenziale per la vita
di tutti i giorni.
Questo disagio provoca seri problemi a tutte le famiglie, che vanno in
contro alla carenza di igiene e di pulizia generale nelle proprie
abitazioni.
Tutto questo è il frutto delle politiche mirate alla privatizzazione dei
servizi idrici di cui è in gran parte responsabile la Regione Calabria.
Mentre le famiglie calabresi vengono private di un servizio essenziale come
l’acqua, la Regione Calabria insieme alla Provincia di Cosenza e i sindaci,
firmano l’accordo per la realizzazione della metro Cosenza-Unical.
Un’opera il cui costo ammonterebbe a circa 160 milioni di euro.
Ennesima dimostrazione di come la voce dei cittadini non viene presa in
considerazione e , nel 2017 le famiglie devono privarsi dell’acqua nelle
proprie case, mentre si specula sulle grandi opere.
Come Fronte della Gioventù Comunista e come Partito Comunista, esprimiamo
il nostro dissenso per l’indifferenza da parte delle istituzioni nei
confronti di studenti, lavoratori e disoccupati che ogni giorno provano a
far sentire la loro voce.
Chiediamo interventi seri riguardo al sistema idrico della nostra Regione
senza più speculazioni di ogni genere, che nel corso degli anni hanno
portato ad un continuo peggioramento delle condizioni di vita delle
famiglie calabresi. E’ la denuncia del Partito Comunista di Cosenza.