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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Tragedia sul Pollino: torrente travolge escursionisti. I morti sono 10 Nelle gole del Raganello, facevano parte di due gruppi di 18 persone per un totale di 36. Il cordoglio della politica

Tragedia sul Pollino: torrente travolge escursionisti. I morti sono 10 Nelle gole del Raganello, facevano parte di due gruppi di 18 persone per un totale di 36. Il cordoglio della politica
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Sono dieci le vittime della tragedia delle Gole del Raganello in Calabria. Nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduta nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico. Lo ha riferito il capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi. La protezione civile regionale, che in mattinata aveva aggiornato a 11 la conta dei morti, ha poi corretto il dato riportandolo a dieci. A causare l’errore, secondo Tansi, “è stata una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”. Sono invece tre, ufficialmente, le persone disperse. Il dato, fornito dai carabinieri, è ricavato dalle segnalazioni giunte nelle ultime ore al numero verde 800-222211 della Protezione civile regionale. Alle ricerche partecipano anche 3 squadre del soccorso alpino giunte da Umbria, Campania e Basilicata.

La Procura della Repubblica di Castrovillari per la tragedia del Raganello ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Lo ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla. Al momento non è stata disposta l’autopsia sui corpi delle vittime. “Il primo pensiero – ha detto Facciolla – è salvare più gente possibile e poi identificare le vittime. Nel pomeriggio valuteremo”. I corpi, comunque, presentano i traumi tipici del trascinamento in acqua.

Tansi ha chiarito che “la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde. Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte. Con la luce del giorno è più facile procedere”. Le operazioni di setaccio che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche più a valle fino alla foce del torrente con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché c’è il timore che alcune persone siano finite a mare. “Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione”.

A Castrovillari è giunto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in visita ai feriti in ospedale. “Ho voluto fortemente essere qui, accanto a queste persone sofferenti, per far sentire anche alle loro famiglie la vicinanza non solo mia ma di tutto il governo”, ha scritto Costa su Facebook. Più tardi, ha aggiunto, farà il punto della situazione con i soccorritori, “ma adesso è il momento della vicinanza e del cordoglio, ora voglio stringere in un abbraccio chi è ferito e soprattutto le famiglie di chi ha perso la vita durante quella che doveva essere solo una gita in un parco”.

Le prime testimonianze dei soccorritori sono drammatiche. Una bimba di 8 anni, tra le persone tratte in salvo, è stata trovata vicino a un cadavere. “Era semicosciente ma in evidente stato di choc”, ha raccontato il dirigente medico dell’elisoccorso regionale Calabria Pasquale Gagliardi, che l’ha soccorsa. “Siamo stati tra i primi ad arrivare e ci siamo subito occupati delle persone ferite”, ha raccontato un altro soccorritore, un medico del 118. “Quello che posso dire è che si è trattato di un episodio di inaudita violenza”. “Dai racconti dei sopravvissuti, tutti in forte stato di shock, si è subito delineata la gravità di quanto accaduto”, ha aggiunto. La piena “è stata un vero e proprio tsunami”, ha detto Giacomo Zanfei, vicepresidente del Soccorso alpino Calabria.

Soccorritore, non scorderò bimba salvata

“La piccola mano fredda di Chiara, i suoi occhi terrorizzati e l’incredulità sui volti dei sopravvissuti. Queste sono le immagini che rimarranno per sempre scolpite nella mia memoria. In ventidue anni di servizio non mi era mai capitato nulla di simile”. Lo dice Pasquale Gagliardi, dirigente medico dell’elisoccorso regione Calabria, che ieri è stato tra i primi ad arrivare sul greto del torrente Raganello, nel Parco nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza, dove a causa del maltempo, una piena ha travolto degli escursionisti che stavano visitando il canyon. “Volo da oltre vent’anni – ha aggiunto – e posso dire di essere un veterano. Ho soccorso centinaia di persone in situazioni difficili, ma mai mi era capitata una disgrazia di queste dimensioni. Forse la peggiore della mia vita professionale. Quando siamo arrivati non avevamo contezza di cosa era accaduto, pensavamo di soccorrere tre persone in difficoltà. Sono bastati cinque minuti per capire che quello che era accaduto non aveva precedenti”.

Siclari (FI): Vicino alle famiglie delle vittime

«Dopo la Grave ferita di Genova la Calabria oggi piange otto vittime. Quella consumatasi
alle Gole di Raganello è una strage che lascia senza parole. Alle vittime e alle
loro famiglie va la mia vicinanza».

Il Senatore calabrese Marco Siclari lascia sui social un messaggio di dolore e vicinanza
alla sua terra che oggi piange per una tragedia immane.

«Sono in contatto con la Prefettura di Cosenza. La strage delle Gole del Raganello
(CS) ci rende ancora più sofferenti in un momento di dolore per quanto accaduto a
Genova. Mi stringo con commozione alle famiglie delle vittime e alla città. Ringrazio
di cuore i volontari, e soprattutto il soccorso alpino che, coadiuvato dai Vigili
del Fuoco e dalle Forze dell’Ordine sono intervenuti per prestare soccorso immediato
riuscendo a salvare tantissime vite. Grazie per il lavoro incessante che state svolgendo».

«La Calabria è diversa dal resto del Paese? Si, ci avete abituato così, cari politici! In Calabria c’è stata una tragedia che ha coinvolto diverse famiglie, e tu, Toninelli, “Ministro del Cambiamento”, hai deciso di stare lontano da tutti noi preferendo qualche giorno di mare». Con queste parole sui social il senatore Marco Siclari ha tuonato contro un Governo che, dopo una giornata nera per la Calabria che piange 12 vittime, è rimasto in disparte, ha continuato ad ignorare il grido di dolore di una terra afflitta da un’immane tragedia. «Vergogna! La Calabria è Italia! I calabresi sono italiani più di te, caro Ministro perché contribuiamo, sempre, quanto gli altri, ma riceviamo sempre meno. Questa
è l’ennesima dimostrazione», ha concluso il senatore azzurro.

«Vorrei chiedere al Ministro Costa quale torrente o fiume in Italia ad oggi è dotato
di vigilanza all’accesso. La risposta è semplice: nessuno».
Con queste parole il senatore Marco Siclari ha tuonato contro il Ministro Costa che,
invece di venire in Calabria per sostenere le vittime e le loro famiglie ha avanzato
richieste assurde.
«Che pretesa è quella di capire di chi è la responsabilità della mancata vigilanza
all’acceso al torrente? Quest’istinto giustizialista su tutto, non aiuta nessuno.
Conti fino a 10 prima di lasciare dichiarazioni di questo tipo.
È necessario, invece, che inizi a capire quali sono le esigenze del territorio calabrese
e, almeno in questo momento, stare vicino alle famiglie delle vittime innocenti»,
ha concluso il senatore azzurro.

Il cordoglio del presidente Irto: “Sgomenti e attoniti”

“La tragedia avvenuta nelle gole del Raganello, a Civita, lascia sgomenti e attoniti.
L’ondata di maltempo ha trasformato quel canyon in una trappola”. È quanto afferma
il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che aggiunge:
“È un momento terribile e di grave lutto per tutta la nostra regione, oltre che per
le comunità dalle quali provenivano gli escursionisti travolti dalla piena. Mi stringo
alle famiglie delle vittime alle quali esprimo il più sentito e profondo cordoglio
dell’Assemblea legislativa. Grazie – conclude Irto – ai Vigili del fuoco, ai Carabinieri,
alla Protezione civile e al Soccorso alpino per il loro incessante e commovente lavoro”.

Jole Santelli

“Ci lascia increduli la tragedia che ha colpito un gruppo di escursionisti
questo pomeriggio, travolto da un torrente ingrossato dalle piogge delle
ultime ore nelle Gole del Raganello, nel comune di Civita.
Ringraziamo i vigili del fuoco che stanno lavorando nell’area insieme al
gruppo speleologico del Soccorso alpino calabrese per trarre in salvo i
superstiti e ci associamo al dolore dei familiari delle vittime a cui va
tutta la nostra vicinanza.”
“Mi auguravo che almeno dinanzi a questa tragedia il Governo assumesse un
atteggiamento responsabile. La distrazione della settimana di ferie ha
portato all’assenza delle star del governo ma il Ministro Costa, in pieno
stile 5 stelle è arrivato con piglio da giustiziere tuonando contro
sciatteria e disattenzione. A cosa si riferisce? Di quali responsabilità
sta parlando? Un ministro ha la responsabilità quando parla di usare
chiarezza ed indicare responsabilità precise, se ci sono.”

Antonio Marziale

“Non sai cosa dire quando la morte di una minorenne ed il ferimento di altri bambini sono cagionati dall’impeto della natura, ma soprattutto dall’imperizia e dall’incoscienza degli adulti di riferimento. Ciò detto con sincero dolore ed assoluto rispetto per le vittime”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, in merito alla tragedia del Parco del Pollino.

“Prima di avventurarsi in simili imprese – continua il Garante – è necessario tenere debitamente in considerazione i bollettini delle autorità preposte, ed in questo caso c’era un’allerta meteo disatteso dagli esploratori o nemmeno visionato. Quando si va in mare o quando si va in aereo la prima cosa da farsi è attingere ad informazioni sulle condizioni e previsioni meteorologiche, ed anche l’esplorazione di una montagna richiede la stessa attenzione. Non si può dire che la pioggia abbia tradito gli escursionisti, ne tantomeno addossare una colpa “strutturale” alle conseguenze dell’incontentabilità della natura. Quando, poi, al seguito ci sono bambini è obbligatorio aumentare il livello di attenzione e responsabilità”.

“Stamane – conclude Marziale – ho sentito telefonicamente il capo della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi, e l’ho ringraziato per l’incessante e qualificata opera di soccorso. Ringraziamento che estendo a chiunque stia lavorando dal primo momento postumo alla tragedia per prestare soccorso alle vittime”.

Mangialavori: «Tragedia immane, vicino ai parenti delle vittime»

«Voglio esprimere tutto il mio dolore per le vittime delle gole del Raganello e la mia vicinanza a tutti coloro che hanno perso qualcuno di caro in questa tragedia immane». Lo dichiara il senatore Giuseppe Mangialavori. «Oggi è il momento del dolore e della riflessione, il tempo per accertare
eventuali responsabilità arriverà in futuro. Sento di ringraziare lo straordinario popolo calabrese, che in queste ore drammatiche sta mostrando il suo eccezionale senso di solidarietà. Il pensiero più commosso va a tutti gli uomini e le donne di Protezione civile, Soccorso alpino, vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118: grazie per tutto quello che avete fatto e per quello che farete».

Vincenzo Pasqua

“L’immane ed inaspettata tragedia che ha colpito le famiglie di undici persone che hanno perso la vita nelle Gole del Raganello, lascia sbigottiti per il così alto numero di vittime”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Vincenzo Pasqua. “Il dolore per tale tragico evento lascia il passo ad ogni ultronea considerazione e ci spinge al raccoglimento ed alla solidarietà per quanti stanno vivendo questo momento di incommensurabile dolore”.

MORMANNO SI STRINGE AL DOLORE DELLE VITTIME E ALLA COMUNITA’ DI CIVITA

Non ci sono parole per descrivere il dolore e lo sgomento di queste ore. Ma ci sentiamo
vicini al popolo di Civita, al Sindaco Tocci e alla sua comunità, come alle famiglie
delle vittime, ai feriti ed a quanti sono rimasti coinvolti nella tragedia del Raganello.
Per questo motivo abbiamo deciso, come amministrazione comunale, di annullare gli
eventi ludici e di spettacolo in programma per oggi, come forma di rispetto nei confronti
di quanti sono stati colpiti da tale evento luttuoso. Con il comune di Civita avevamo
intrapreso un percorso condiviso di obiettivi comuni per la crescita del territorio.
Oggi più che mai ci sentiamo in dovere di mettere a frutto questo percorso perchè
insieme si possa risorgere da un fatto cosi tragico. Assicuriamo al Sindaco, Alessandro
Tocci, e la sua comunità la vicinanza e solidarietà della nostra amministrazione
e della popolazione tutta. E’ quanto dichiara l’Amministrazione comunale di Mormanno.

Bevacqua: a Civita per esprimere vicinanza alle famiglie colpite e partecipare al
comitato sicurezza

Ho sentito il dovere stamattina, in qualità di presidente della Commissione Ambiente,
nonché di consigliere regionale eletto nella provincia, di recarmi a Civita per esprimere
solidarietà alla comunità fortemente colpita, alle famiglie delle vittime e a quanti
hanno sofferto per questa ferita apertasi in un luogo bellissimo e intorno al quale
era stato costruito un pezzo importante dell’economia di un territorio che si estende
fino a interessare San Lorenzo, Francavilla e Cerchiara, meta di migliaia di visitatori
all’anno. Una meraviglia della natura tramutatasi in tragedia. Un’escursione sconsigliata
ai non esperti e al turismo fai-da-te, per un sito al quale però si accedeva liberamente:
17 Km di canyon, un’attrattiva paesaggistica di raro fascino, ma piena di insidie
e priva di vie di fuga. Ho espresso tutto il mio apprezzamento per il lavoro svolto
dai soccorritori e, in particolare, dai volontari del soccorso alpino speleologico.
Ho anche partecipato alla riunione del comitato provinciale per la sicurezza pubblica,
presieduto dal Ministro dell’Ambiente Costa. Erano presenti i vertici delle forze
dell’ordine, i sindaci interessati, la Provincia, la Regione e il prefetto Galeone.
L’accertamento dei fatti sarà rapido, il dolore per le vittime e l’assenza di chi
non c’è più resteranno. Capire come e perché è accaduto, comprendere come impedire
che riaccada. L’appello alla fatalità non basta. Non basta alla Calabria, non basta
a una terra che della fatalità non vuole più essere succube e che desidera che le
cose siano chiamate con il loro nome.

Il cordoglio del presidente di Upi Calabria, Enzo Bruno. Domani bandiere a mezz’asta per il lutto regionale

“Non ci sono parole per esprimere il dolore per le vittime del tragico incidente di ieri nelle Gole del Raganello. In pochi minuti un momento di spensieratezza, immerso nelle bellezze della natura della nostra regione, si è trasformato in un dramma per undici famiglie. Siamo vicini ai parenti delle vittime e a quanti sono rimasti coinvolti in quella che è una immane sciagura per l’intera Calabria”. E’ quanto afferma il presidente dell’Upi Calabria, Enzo Bruno, che ha voluto manifestare il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari delle vittime. “Questo è il momento del silenzio, della riflessione e della solidarietà, l’accertamento delle responsabilità permetterà di chiarire successivamente l’accaduto, ora dobbiamo rimanere uniti dando voce e spazio al senso della comunità che ci appartiene da sempre – afferma Bruno –. Come stiamo dimostrando al mondo intero attraverso la partecipazione ai soccorsi: nel fango rigettato dal torrente in piena a scavare da ore ci sono i cittadini che si affannano a portare il proprio contributo, e soprattutto c’è lo straordinario apporto e impegno degli uomini e delle donne della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, del Soccorso alpino, della polizia, dei carabinieri e 118. A tutti va il nostro sentito ringraziamento. Domani aderiremo alla giornata di lutto regionale disposta dal presidente Mario Oliverio, con l’esposizione delle bandiere a mezz’asta”.

Tripodi (FI): Fiducia nell’operato della magistratura no a processi sommari di Costa

«Ho fiducia nell’operato della magistratura, l’immane tragedia delle gole
del Raganello, che ha colpito tutta la Calabria e l’Italia non può rimanere
impunita». Lo dichiara Maria Tripodi deputata calabrese di Forza Italia,
che prosegue: «reputo, invece, fuori luogo le dichiarazioni del Ministro
Costa circa ipotetiche responsabilità delle amministrazioni locali, hanno
il sapore di processi sommari in ossequio al giustizialismo più bieco. Il
nostro è invece uno stato di diritto, gli esponenti del Governo farebbero
bene a tenerlo presente. E’ Preoccupante il clima generato dall’esecutivo a
trazione grillina, dove alcuni Ministri anziché dettare la linea politica
sono dediti a sentenziare ipotetiche colpevolezze», conclude l’esponente
azzurra.

CORDOGLIO SLOW FOOD 

Siamo sicuri che tutta la operosa e virtuosa comunità di donne e uomini di CIVITA vorrà e saprà superare questo difficilissimo e tristissimo momento di sofferenza e lutto. Divenuta in questi anni riferimento intelligente e protagonista nella capacità di promozione e accoglienza turistica, CIVITA dimostrerà presto la qualità, la passione, la forza e l’ottimismo vitale testimoniato da un patrimonio di risorse umane e naturali che hanno saputo fare fino ad oggi e continueranno a fare la differenza. Oltre la tragedia, che ha distrutto la vita di almeno 10 persone e delle loro famiglie e che ha colpito ognuno di noi, CIVITA e tutto il POLLINO restano tra le destinazioni turistiche sostenibili più belle ed affascinanti della CALABRIA e del Sud che dobbiamo continuare a promuovere e di cui dobbiamo continuare andare fieri ed orgogliosi. È quanto dichiara il Fiduciario del Convivium Lenin MONTESANTO esprimendo a nome della grande rete SLOW FOOD POLLINO SIBARITIDE ARBERIA i sentimenti di cordoglio alle famiglie delle vittime e di vicinanza e di incoraggiamento agli amici, ai rappresentanti istituzionali ed alla rete associativa, imprenditoriale e commerciale del borgo arbërëshe del POLLINO che deve continuare a reagire con determinazione e sguardo in avanti. Aderendo al lutto regionale proclamato dal Presidente Mario OLIVERIO, la Condotta per tutta la giornata di MERCOLEDÌ 22 AGOSTO, oscurerà la propria pagina sociale FACEBOOK. È importante, soprattutto in questo momento – continua MONTESANTO – che nessun sipario si chiuda su una comunità che non può e non deve essere travolta dagli effetti mediatici perversi di una tragedia che ha già sconvolto abbastanza. Al danno non deve seguire la beffa. Sarà importante sicuramente riflettere e fare luce, nei modi e nei tempi più opportuni e da parte di chi ne ha competenza nelle sedi preposte, sulle esatte cause di quanto accaduto, perché eventuali errori e responsabilità, qualora accertati, non debbano ripetersi, a CIVITA ed ovunque. Ciò che sicuramente compete a ciascuno di noi oggi – aggiunge – è contribuire dal basso a tenere alta l’attenzione e a non spegnere la luce della vitalità, dell’azione e del nostro impegno territoriale per continuare a considerare CIVITA ed il POLLINO modello di riferimento per lo sviluppo ecosostenibile e durevole dell’entroterra, della CALABRIA e del SUD. È con questo spirito e con questa missione che – conclude MONTESANTO – con le nostre bandiere listate a lutto con la mente e con il cuore, dedicheremo e tematizzeremo a CIVITA e alla sua promozione, tutte le nostre iniziative, a partire dal grande VILLAGGIO SLOW FOOD dei produttori di eccellenza che sarà ospitato nell’evento territoriale promosso dall’associazione OTTO TORRI SULLO JONIO GIOVEDÌ 23 sul LUNGOMARE di ROSETO CAPO SPULICO.

IL FESTIVAL DI CASTROVILLARI  SI FERMA IN SEGNO DI LUTTO PER LA TRAGEDIA CHE HA COLPITO CIVITA E TUTTO IL POLLINO

Dinanzi ad una tragedia di questa portata non ci sono parole per esprimere lo sgomento che si prova. Non possiamo che unirci in un doveroso silenzio alle famiglie delle vittime ed ai loro cari e a tutta la comunità di Civita  e di tutta l’area del Pollino a cui manifestiamo la vicinanza e solidarietà della nostra associazione. Per questo motivo abbiamo deciso,  di annullare, così come già fatto ieri.  le serate di oggi e di domani del Festival Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino. Mai come adesso tutto il popolo del Festival si ferma per doveroso rispetto e si unisce nella preghiera per coloro i quali non ci sono più. Il festival riprenderà subito dopo il lutto regionale proclamato dal Governatore della Calabria, Mario Oliverio, giovedì 23 agosto per la serata conclusiva.

CORDOGLIO AMENDOLARA

Tragedia Gole del RAGANELLO, piangiamo per le 10 vittime e ci uniamo al dolore delle loro famiglie. È, questo, il messaggio del telegramma che il Sindaco Antonello CIMINELLI ha trasmesso oggi (martedì 21) al collega di CIVITA Alessandro TOCCI. Il primo Cittadino si è reso disponibile per ogni necessità e ha annunciato di recarsi presto a CIVITA per attestare la solidarietà e la vicinanza di AMENDOLARA a tutta la comunità gravemente colpita insieme a tutti i calabresi

Rosa Silvana Abate (M5S)

«Ieri mattina – racconta la senatrice Pentastellata – insieme ai Deputati
Francesco Sapia e Francesco Forciniti ci siamo recati immediatamente sul
posto. È un episodio che ha colpito tutti ma ora bisogna fare uno scatto
ulteriore. C’è necessità di una analisi fredda e lucida che vada al di là
della dimensione umana». Da quanto è emerso nelle ore successive alla
tragedia, pare che ci siano stati una serie di accessi all’area non
regolamentati, a vari livelli.

Per la senatrice bisogna considerare che ci sono forti rischi quando si
fanno escursioni in natura e che queste non sono sempre gite o passeggiate
e che ne necessitano, anche, in alcuni casi, di attrezzature speciali di
protezione. È necessario considerare sia a livello individuale, ma
soprattutto a livello istituzionale, quali possano essere i seri rischi e
pericoli a cui vanno incontro i visitatori di questi siti.

«La nostra Regione – spiega ancora – è ricca di posti dove fare turismo
ambientale che sicuramente vanno promossi ma contestualmente bisogna
lavorare alla creazione di percorsi sicuri tutelati. Bisogna studiare e
prevedere programmi e percorsi diversi ed adeguati a una fascia di
visitatori adulti ed esperti ed altri percorsi adeguati e destinati solo ed
esclusivamente a famiglie e bambini da attuare con esperti di questo tipo
di escursionismo. Questo è un compito che devono assolvere le Istituzioni
nei vari gradi e livelli, appunto, per la tutela e l’incolumità dei
visitatori. Infatti sono proprio le istituzioni preposte a dover valutare
rischi e pericoli e a decidere le regole. Io, come senatrice, mi farò
portavoce di tale problematica, che riguarda la Calabria, ma da quello che
apprendo riguarda tutte le regioni, nella commissione parlamentare
competente».

«Con profondo dispiacere – chiude – mi auguro che si accertino, come già
sta avvenendo, le responsabilità. Le gole del Raganello vanno messe in
sicurezza e insieme ad esse tutti i siti che presentano queste analogie.
Purtroppo è stata una tragedia da cui bisogna imparare affinché il turismo
ambientale venga regolamentato. L’invito che vorrei fare a tutti è che non
ci si avventuri troppo davanti alle meraviglie della natura. Il senso del
rischio e del pericolo nella società attuale s’è molto affievolito e
bisogna richiamare tutti a prestare maggiore attenzione». Poi dalle Gole, i
Parlamentari M5S si sono spostati all’ospedale di Castrovillari per far
visita ai feriti: «Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza a queste
persone – conclude la Abate – che erano venute per qualche giorno di
vacanza e purtroppo sono trovate a vivere un vero e proprio inferno che ha
smembrato con ferocia i loro nuclei familiari. Sono a loro disposizione sia
a livello personale sia a livello Istituzionale sia per ogni evenienza o
bisogno».

Giuseppe d’Ippolito

«Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha chiesto al prefetto di Cosenza di avere
nell’immediato tutti gli elementi utili sulla fase gestionale preventiva prima della
tragedia del Raganello, per il quadro d’insieme funzionale agli interventi di competenza».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d’Ippolito, della commissione Ambiente,
che a riguardo negli ultimi giorni è rimasto in costante contatto telefonico con
il ministro Costa, con l’obiettivo di contribuire alle iniziative necessarie. Per
il parlamentare 5stelle, «la ricerca e la pronta individuazione delle responsabilità
pubbliche del caso è fondamentale, atteso che bisognerà procedere, secondo le diverse
competenze, perché simili vicende non si ripetano mai più». «Resterò – continua
il deputato – in stretto contatto con il ministro Costa, per avere aggiornamenti
quotidiani sugli accertamenti in corso e sui provvedimenti che verranno adottati».
«Quanto accaduto nell’area del Pollino – sottolinea il parlamentare 5stelle –
conferma, assieme al recente crollo del ponte Morandi a Genova, la necessità di
investire subito nella sicurezza dei territori e dunque di una rapida e seria ricognizione
delle emergenze e criticità, dai collegamenti stradali alle aree a forte rischio
idrogeologico o sismico». «Per quanto riguarda la Calabria – conclude D’Ippolito
– ho già fornito al ministro Costa una serie di informazioni sulle priorità,
da ultimo in un colloquio di persona dello scorso 8 agosto. In questo momento storico
l’attenzione del governo è massima sui potenziali pericoli del territorio calabrese».

Mimmo Tallini

“Sulla tragedia avvenuta nelle gole del Raganello è importante, proprio per evitare che simili sciagure si ripetano,  che lo Stato, la Regione e gli altri Enti e associazioni che sui beni ambientali hanno voce in capitolo, aprano una discussione finalizzata a  definire i livelli di responsabilità di ciascuna area protetta e per verificare l’esistenza dei piani di sicurezza e  soprattutto se questi sono funzionali alle peculiarità di ogni luogo. Tuttavia –  asserisce il consigliere regionale di Forza Italia Mimmo Tallini – frattanto che la magistratura non completerà l’inchiesta e anche per indurre lo Stato a non limitarsi, come ha fatto il ministro Costa l’altro giorno, al pronunciamento di espressioni generiche, a me pare opportuno che, anzitutto da parte dello Stato, si risponda ad una prima ma cruciale domanda: chi avrebbe dovuto impedire quel maledetto giorno, una volta diramata l’allerta meteo, l’entrata degli escursionisti nel canyon? Chi avrebbe dovuto, in sostanza, attivarsi energicamente per precludere l’accesso alle gole e non l’ha fatto? Dobbiamo sapere, e in questo il Governo se c’è batta un colpo, se quell’area, icona fondamentale del turismo naturalistico calabrese e italiano, nonché luogo prescelto  da migliaia di appassionati o semplici curiosi per la sua bellezza e il suo fascino, è soggetta ad una governance (e se sì, com’è organizzata e come funziona), oppure se è da considerare come territorio libero in cui chiunque può fare ciò che più gli aggrada. Non c’è – sottolinea Tallini-  alcuno spirito polemico in questa riflessione, ma non possiamo rassegnarci ad ascoltare le ragioni, senz’altro validissime, di tutti i soggetti istituzionali e privati interessati dalla vicenda,  senza chiederci come sia stato possibile che, in una giornata in cui ogni escursione nella zona avrebbe dovuto essere proibita, siano morte tante persone”. Conclude Tallini: “Naturalmente a ciascuno il proprio ruolo e compito. A luglio, ho chiesto che in Commissione regionale Ambiente, prima, e subito dopo in Aula, fosse  affrontata l’intera questione Parchi e aree protette della Calabria che a mio avviso non dà, considerato il potenziale di cui dispongono,  i risultati che la regione si aspetta in termini di sviluppo e crescita. Adesso, l’incontro trovo che sia urgente, soprattutto  per discutere dei piani di sicurezza e per sapere se ci sono e come sono articolati . E se sì, chi ne è responsabile”.

Alessandro Nicolò

“L’immane ed inaspettata tragedia che ha colpito le famiglie di dieci    persone che hanno perso la vita nelle Gole del Raganello, lascia sbigottiti”.

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Alessandro Nicolò.

“Il dolore per tale tragico evento lascia il passo ad ogni ultronea considerazione e ci spinge al raccoglimento ed alla solidarietà per quanti stanno vivendo questo triste momento di incommensurabile dolore.

Il 26 luglio corrente anno con un intervento diffuso a mezzo stampa si sottoponeva all’attenzione della Giunta regionale non solo la richiesta di una verifica relativa al rischio sismico degli edifici scolastici, in cui, solo nel comprensorio reggino, ben 246 edifici scolastici su 426 risulterebbero ubicati in zone ad alto rischio sismico, ma contestualmente si rendeva noto un fatto allarmante, richiamando i dati diffusi dall’Ispra, secondo cui il 100 % dei comuni calabresi è esposto al rischio idrogeologico, anche a causa del cambiamento delle condizioni climatiche.

Subito dopo i primi interventi di aiuto, serve un confronto in Consiglio regionale sulla messa in sicurezza del territorio calabrese. Peraltro, talune considerazioni di esponenti del Governo nazionale giunti in Calabria, infatti, non hanno colto il senso complessivo della tragedia che si è abbattuta sulla nostra regione, storicamente colpita da eventi di straordinaria potenza meteorologico anche in passato. Le Gole del Raganello erano ormai diventate uno dei luoghi più frequentati dal turismo ambientalista, tant’è che a Civita erano cresciute attività legate all’ospitalità, al food ed all’assistenza tecnica del trekking che hanno invertito la stagnazione economica di quell’area e l’abbandono delle giovani generazioni. Un segno di speranza di crescita che il tragico evento potrebbe inghiottire come i corpi delle persone decedute. Vi è la necessità di una forte interlocuzione – continua l’esponente di FdI – tra enti locali e Regione, individuando regole univoche per garantire la sicurezza per l’area del Raganello, assicurando aiuti e sostegno ai tanti giovani che erano tornati a ripopolare Civita dopo l’emigrazione degli scorsi anni. La Giunta regionale – continua Alessandro Nicolò – deve al più presto presentarsi in Aula e comunicare all’Assemblea lo stato delle cose, delle decisioni prese e da prendere, affinché la Calabria, almeno in queste occasioni luttuose, riesca a suonare lo stesso spartito, evitando polemiche che servirebbero esclusivamente ad allontanare la soluzione dei problemi. Qui non si tratta di annacquare le responsabilità dei ruoli, – conclude l’On. Nicolò – quanto piuttosto prendere coscienza che questa fase finale di legislatura assuma davvero il contesto istituzionale programmatorio, di una Regione che deve coordinare le politiche territoriali in maniera organica, liberando risorse per un più vasto obiettivo di sviluppo del territorio e delle sue peculiarità, prevenendo il verificarsi di fenomeni naturali  distruttivi, con opportune iniziative concertate con il sistema degli enti locali, con i corpi decentrati dello Stato e del mondo delle professioni”.

***

Il Multirischi Arpacal avvisa sulle condizioni meteo 

Con una nota inviata al Prefetto di Cosenza, il direttore del Centro Funzionale Multirischi
del’Arpacal, Ing. Raffaele Niccoli, illustra la situazione meteorologica prevista
per oggi, alla luce del tragico evento accaduto ieri nel torrente Raganello a Civita
(CS).
“Facendo seguito al Messaggio di allertamento unificato n. 259, emesso nella giornata
di ieri – spiega Niccoli – si evidenzia come lo stesso comprendeva un “Avviso
di criticità idrogeologica – idraulica e temporali” per la giornata odierna
di livello giallo su tutto il territorio regionale. Tale Avviso è stato emesso poiché,
per la giornata odierna, sono previste elevati indici di instabilità. Nello specifico
si prevedono precipitazioni, a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi
cumulati anche moderati (20-60 mm/24h). Tali fenomeni saranno più probabili sulle
dorsali montane e quindi anche sul Pollino, oltre che sul versante tirrenico meridionale”.
“Per quanto sopra – avvisa l’ing. Niccoli – al fine di garantire la sicurezza
dello svolgimento delle attività di Search and rescue (SAR), si raccomanda la massima
attenzione al personale presente in alveo. Comunque, questo Centro Funzionale Regionale
Multirischi – Sicurezza del Territorio, continuerà a monitore h24 l’evolversi
della situazione meteorologica emettendo, se del caso, ulteriori comunicazioni, in
costante raccordo con le componenti del Sistema di protezione civile”.

 

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La tragedia si è verificato a Civita,  Ponte del Diavolo, tra le gole del Raganello.  Almeno 5 i morti per piena del torrente. 5i  feriti.  Incertezza sul numero dei dispersi: soccorritori al lavoro nel Pollino per capire quanti fossero i gruppi di escursionisti lungo il percorso. Sul posto il soccorso alpino e vigili del fuoco. Le vittime erano insieme a un gruppo di 14 persone, che stavano partecipando ad una visita all’interno dell’area caratterizzata da gole e canyon. Alcuni sono riusciti a raggiungere degli scogli.Le onde d’acqua del torrente ingrossato hanno però travolto alcuni di loro. I sanitari del 118, che si sono recati sul posto, molto impervio

Ci sono almeno 10 vittime tra gli escursionisti travolti dall’ondata di piena del torrente Raganello a Civita di Castrovillari, in Calabria. Altri due corpi sono stati infatti individuati e vanno ad aggiungersi a quelli di quattro uomini e quattro donne. Tra loro anche una ragazzina di 14 anni.

Sono 23 gli escursionisti tratti in salvo. Sette persone sono state trasportate in ospedale. Tra loro, anche una bambina di 9 anni portata in salvo dall’elicottero dei vigili del fuoco e trasferita nell’ospedale di Cosenza per ipotermia. Lì è arrivata in eliambulanza anche una donna con problemi di respirazione. In serata è stato tratto in salvo un secondo bambino: è impaurito e infreddolito, ma starebbe bene. È ricoverata in ospedale per problemi respiratori la ragazza di 24 anni di Trebisacce che in un primo momento era stata data per morta. Tra i feriti anche un cittadino olandese che ha riportato la frattura del bacino. Altri sette sono stati medicati sul posto, mentre nove sono usciti incolumi. Le salme delle vittime in serata sono state portate nella palestra comunale di Civita e una folla di parenti e amici si è radunata davanti all’edificio.

Sarebbe sceso a tre il numero dei dispersi. All’appello manca ancora una guida. Le persone rimaste coinvolte nella piena del torrente facevano parte di due gruppi da 18 persone, provenienti in particolare da Brescia, Bergamo e Milano. Sarebbero, dunque, 36 le persone coinvolte. I tecnici del Soccorso alpino e speleologico stanno risalendo le gole per cercare i dispersi. “Temiamo che il numero delle vittime sia destinato a crescere. Ma si tratta di valutazioni che facciamo sulla base di quello che si è verificato”, ha detto il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla. “Stiamo operando – ha aggiunto – in una situazione di emergenza e non possiamo dare numeri o fare ipotesi. Riteniamo però che nell’area ci fossero più persone come accade sovente in questo periodo perché la zona è molto battuta”.

Gli escursionisti sono rimasti bloccati questa mattina a causa delle forti piogge, a monte del cosiddetto “Ponte del Diavolo”. Due gruppi stavano visitando l’interno dell’area fatta di gole e canyon, nel territorio del Parco nazionale del Pollino. Le piogge che si sono abbattute sulla zona hanno provocato l’ingrossamento del letto del torrente e gli escursionisti sono rimasti bloccati su alcuni scogli.

Sarebbero stati sorpresi dalla piena. Alcuni sono riusciti a raggiungere degli scogli. Ci sarebbero feriti e dispersi. Il timore è che l’ondata di piena possa avere travolto altri escursionisti che si trovavano nella zona. Dalla giornata di ieri in tutta la regione era stato lanciato lo stato di allerta per piogge abbondanti.”Le ondate di piena nel torrente Raganello ci sono spesso d’inverno, ma non era mai capitato d’estate, quando il torrente è molto frequentato dai turisti”, spiega Luca Franzese, responsabile del Soccorso alpino della Calabria. Oggi, invece, l’ondata di piena è arrivata all’improvviso e il livello del torrente ha raggiunto “i due metri, due metri e mezzo”, continua il soccorritore. “Era impossibile accorgersene perché in quel tratto non stava nemmeno piovendo”.

“È arrivata una valanga d’acqua all’improvviso. Non abbiamo avuto il tempo di fare nulla. Sono stato davvero fortunato”. Un escursionista olandese, con una vistosa benda in testa, racconta tra le lacrime. “Una cosa incredibile, l’inferno”, dice in un buon italiano. “Sono davvero senza parole e piango le persone che non sono riuscite a salvarsi”.

Le operazioni di salvataggio sono affidate ai vigili del fuoco, presenti sul posto con una squadra di uomini del distaccamento di Castrovillari. A supporto delle operazioni una squadra specializzata di vigili del fuoco speleo alpino fluviali e l’elicottero arrivato direttamente dal comando di Salerno oltre ai volontari del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas). La protezione civile regionale della Calabria sta inviando delle torri faro, che serviranno a illuminare la zona durante la notte per proseguire le ricerche di eventuali dispersi e dei corpi delle vittime. Il gruppo speleologico si sta organizzando per risalire il corso del torrente. Nelle gole del Raganello ci sono vari anfratti e speroni sui quali potrebbero essersi salvati alcuni degli escursionisti. L’acqua del torrente, intanto, dopo la piena del pomeriggio, sta lentamente calando.

“Le ricerche proseguiranno per tutta la notte”, fa sapere Tansi. “Quel canalone presenta condizioni molto critiche”. Sono circa 70 le unità impegnate a setacciare l’area. “Quello che si sa è che le gole sono state saturate dall’acqua piovana caduta copiosamente, che ha scaraventato le persone anche a tre chilometri di distanza”.

Intanto, è stato allestito nella palestra comunale di Civita un centro di primo soccorso. In municipio riunione del Comitato operativo comunale, con il prefetto, il capo della protezione civile regionale, il sindaco e il procuratore di Castrovillari. “Dobbiamo verificare se le persone che si trovavano in quell’area erano consapevoli della situazione cui andavano incontro – ha detto Facciolla – o, viceversa, se erano all’oscuro di quello che poteva accadere”. Il procuratore ha disposto l’autopsia sui corpi delle persone finora recuperate “per accertare se esistano responsabilità penali per quanto accaduto”.

Il torrente Raganello è tra i più visitati della regione. Sono diverse le attività di canyoning ed escursione che si concentrano nel periodo estivo lungo il torrente.

Il premier Giuseppe Conte segue da palazzo Chigi la vicenda, insieme al capo della protezione civile Angelo Borrelli. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa “sta seguendo con apprensione l’evolversi della situazione, peraltro in continua evoluzione” nel Parco del Pollino, si legge in una nota, “in contatto minuto dopo minuto con presidente e direttore del parco, accorsi sul posto, e con la protezione civile e i carabinieri forestali e territoriali”.

«Costernazione e Cordoglio per la strage delle Gole Del Raganello. Mi stringo con commozione alle famiglie delle vittime. Un ringraziamento ai vigili del fuoco per il lavoro incessante che stanno svolgendo». Così in tweet Maria Tripodi deputata calabrese di Forza Italia.