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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Panedigrano chiede chiarimenti a Speranza sulle commistioni tra la sua Giunta e la Fondazione Calabresi nel Mondo "Vuol dire allora il Sindaco ai lametini come votarono su quella delibera Cicione e Crimi? E, già che c’è, vuol dirci pure come votò Rosario Piccione, che adesso come lui si affanna a dire niente più Fondazioni?"

Panedigrano chiede chiarimenti a Speranza sulle commistioni tra la sua Giunta e la Fondazione Calabresi nel Mondo "Vuol dire allora il Sindaco ai lametini come votarono su quella delibera Cicione e Crimi? E, già che c’è, vuol dirci pure come votò Rosario Piccione, che adesso come lui si affanna a dire niente più Fondazioni?"
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Dopo averlo convocato con urgenza, ora Speranza dice di non riuscire a capire quali ulteriori chiarimenti debba dare al Partito Democratico sulle commistioni tra la sua Giunta e la Fondazione Calabresi nel Mondo, che io ho posto in evidenza.

Se non vuol più darli al PD, e meno che meno a me, i chiarimenti li dia almeno ai cittadini e, in particolare, a quelli che si accingono a votare alla Primarie del centrosinistra per scegliere un unico candidato a Sindaco tra i tanti che ci agitiamo ai nastri di partenza.

Sostiene Pereira, pardon Speranza!, che non ci sarebbe nessun atto della sua Giunta, né un suo comportamento che possa smentire le sue piagnucolose rassicurazioni che la collaborazione del suo ex vicesindaco e della sua ancor oggi assessora con la Fondazione presieduta da Galati abbia interferito sulla loro vicenda politica o sulla loro attività amministrativa.

Eppure tutti ricordano che, subito dopo la sua rielezione a Sindaco il 14 luglio 2010, la sua Giunta (allora priva di assessori di espressione PD) approvò la delibera n. 250 che stabiliva di concedere ad un’altra Fondazione di Galati, “I sud del mondo”, un contributo di € 35.000, chiesto per organizzare il convegno “Apriamo una porta sul Mediterraneo”. Fu poi costretto a revocare la delibera o per una sorta di sollevazione popolare di certi ambienti della sinistra intransigente, contro cui comunque lui si scagliò cercando di difendere la bontà della sua scelta e l’alta qualità di quel convegno, o peggio ancora perché, come lui sostenne allora, l’iniziativa tanto decantata si rivelò l’ennesima bufala di Galati e non si svolse in quanto vennero a mancare i finanziamenti inizialmente sbandierati di Regione, Ministero, Europa (forse dell’ONU) ed era rimasto solo il pronto e salato contributo deliberato dalla Giunta Speranza.

Vuol dire allora il Sindaco ai lametini come votarono su quella delibera Cicione e Crimi? E, già che c’è, vuol dirci pure come votò Rosario Piccione (“ufficialmente” suo candidato alla Primarie), che adesso come lui si affanna a dire niente più Fondazioni? Molto facile dirlo ora, però, mentre quando si trattava di star vigili e attenti, e nonostante qualche mosca cocchiera li avesse entrambi avvertiti, la reazione fu la solita infastidita arroganza.

Nicolino Panedigrano