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TAURIANOVA (RC), VENERDì 19 APRILE 2024

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P3: Marra si è dimesso dalla magistratura

P3: Marra si è dimesso dalla magistratura

Il presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra, si è dimesso dalla magistratura.

P3: Marra si è dimesso dalla magistratura

Il presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra, si è dimesso dalla magistratura.

 

ROMA – Il presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra, si è dimesso dalla magistratura. E’ quanto si è appreso al Csm, dove oggi il magistrato era stato convocato per rispondere delle contestazioni che gli vengono mosse nell’ambito di una procedura di trasferimento d’ufficio. Procedura che era stata aperta dopo che il nome di Marra era comparso nelle carte della Procura di Roma che indaga sulla P3 e che ad agosto aveva sentito il presidente della Corte d’Appello di Milano come testimone.

Nemmeno 20 giorni fa 200 magistrati di Milano in una riunione indetta dall’Anm locale e alla quale erano presenti i vertici nazionali del sindacato delle toghe avevano chiesto a Marra di fare un passo indietro, insomma di lasciare la poltrona che occupa dal 3 febbraio scorso; il tutto per l’imbarazzo provocato dalle intercettazioni dell’inchiesta della Procura di Roma sulla P3 dalle quali emergerebbero le pressioni esercitate da uno dei componenti della “Loggia”, Pasquale Lombardi, per favorire la nomina di Marra al vertice dell’ufficio  giudiziario milanese. Proprio per questa vicenda a luglio il Csm aveva aperto nei confronti di Marra la procedura di trasferimento d’ufficio.

MARRA: MAI VENUTO MENO AI MIEI DOVERI

“Non sono mai venuto meno ai miei doveri”. E’ quanto scrive il presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra, nella  lettera con cui ha rassegnato le dimissioni dalla magistratura. La missiva è stata consegnata al Csm dal collega Pier Camillo Davigo, che difendeva Marra nella procedura di trasferimento d’ufficio.Marra rivendica di aver esercitato il suo ruolo di magistrato sempre  con “disciplina ed onore” ed esprime “sgomento” per la situazione in cui si è venuto a trovare. E contesta anche il Csm, sostenendo  che la procedura di trasferimento è stata aperta nei suoi confronti fuori dai casi previsti dalla legge.

“Temo che nella situazione creatasi la mia permanenza alla presidenza della Corte d’Appello di Milano possa incidere sul buon andamento dell’amministrazione giudiziaria e sull’attività degli organi di autogoverno”, scrive ancora Marra.affermando di aver
chiesto “il collocamento a riposo per anzianità con decorrenza immediata”. “Mi sgomenta che colleghi con i quali ho condiviso
anni di impegno e ai quali sono legato da reciproca conoscenza – prosegue il magistrato – possano avere di me l’immagine di una persona disposta a sacrificare la propria libertà ed indipendenza per ottenere e mantenere una carica. Preferisco farmi da parte e riservare loro quel ricordo di affetto e colleganza che più di ogni cosa oggi mi costerebbe rinnegare”. Nella lettera comunque Marra si dice sicuro che “il tempo ristabilirà la verità”.

ANM MILANO: UN GESTO DI RESPONSABILITA’

“Un gesto di responsabilità”. Così Manuela Massenz, presidente dell’Anm di Milano, definisce le dimissioni dal suo incarico  rassegnate ufficialmente da Alfonso Marra, presidente della Corte d’Appello di Milano, dopo che il suo nome era comparso nelle intercettazioni dell’ inchiesta sulla cosiddetta P3. L’Associazione Nazionale Magistrati milanese qualche settimana fa, dopo  un’assemblea a cui avevano preso parte moltissimi tra giudici e pm aveva ‘sfiduciato’ Marra e gli aveva chiesto di fare un passo indietro. Oggi ormai l’ex presidente ha formalizzato le sue dimissioni e, data l’età raggiunta, dovrebbe andare in pensione.