Ospedale San Camillo, AssoTutela: “Nuove tecnologie inutilizzate e inutilizzabili”
Lug 28, 2014 - redazione
“Acquistate dall’ex dg Macchitella, sofisticate apparecchiature di cui non c’era bisogno”
Ospedale San Camillo, AssoTutela: “Nuove tecnologie inutilizzate e inutilizzabili”
“Acquistate dall’ex dg Macchitella, sofisticate apparecchiature di cui non c’era bisogno”
“Il nome è articolato e pomposo: apparecchio per ultrasuoni focalizzati.
L’intento è altamente condivisibile. Operare senza alcuna cicatrice né
tagli di sorta, in quanto gli ultrasuoni sono fatti convergere in un unico
punto all’interno del corpo, dove raggiungono la massima energia,
aumentando la temperatura locale e bruciando il tumore mentre la pelle
resta intatta. Di tale tecnologia dispone l’ospedale San Camillo, peccato
che non la utilizzi”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi
Maritato, che spiega: “Qualche anno fa Luigi Macchitella, allora direttore
generale del nosocomio, acquistò l’apparecchio in oggetto, al costo di 1
milione e 200 mila euro, senza che nessuno lo richiedesse anzi, con una
lettera del primario di Radiologia che segnalava, non sappiamo per quali
motivi, l’inopportunità dell’acquisto. Chiediamo all’attuale direttore
Antonio D’Urso, che reputiamo manager di oculata sensibilità e competenza,
se risponda a verità la non utilizzazione del sofisticato strumento e per
quali motivi. Se così fosse – commenta ancora Maritato – qualcuno dovrà
rispondere di un eventuale, illecito sperpero di denaro pubblico. Risanare
la sanità, ci si perdoni il bisticcio di parole, significa tagliare con
pesanti eredità del passato e il San Camillo ne conserva a dismisura.
AssoTutela, come suo costume, sarà sempre vigile senza far sconti a
nessuno, con l’auspicio che si chiariscano ‘gelatinose connessioni’ che non
hanno motivo di esistere. In caso contrario – chiosa il presidente – saremo
implacabili come gli specchi ustori di Archimede, sul cui principio si basa
proprio la macchina a ultrasuoni focalizzati”.