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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Ospedale Polistena, in stanza con 6 persone affetto da tisi Raffaele Degni presenta un esposto alla Procura - GUARDA IL SERVIZIO

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Un esposto alla Procura della Repubblica di Palmi, da parte di un “cittadino contribuente”, come si definisce il signor Raffaele Degni, che racconta di una storia che non sappiamo come classificarla: se malasanità, leggerezza o negligenza. Si tratta di un immigrato di colore arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Polistena verosimilmente, o presunto, affetto da tubercolosi, scrive Degni nel suo esposto, tenuto in temporaneo ricovero con altre 6 persone (3 pazienti e tre parenti assistenti) presso una stanza di degenza del pronto soccorso. Il signor Degni racconta che sabato scorso è stato contattato da una coppia di anziani, i quali, molto preoccupati, hanno riferito che nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14, hanno assistito un loro familiare in cura presso una stanza del pronto soccorso dell’ospedale di Polistena.

Leggi la versione integrale dell’Esposto

Oggetto: ospedale di Polistena. Immigrato di colore verosimilmente affetto da tubercolosi tenuto in temporaneo ricovero con altre 6 persone (3 pazienti e tre parenti assistenti) presso stanze degenza pronto soccorso.

E s p o s t o.

Nella mia veste di Cittadino contribuente, per quanto all’oggetto, ritengo doveroso segnalare: sabato 17 dicembre, sono stato contattato da una coppia di anziani, i quali, molto preoccupati, mi hanno raccontato che nella notte tra gli scorsi mercoledì 13 e giovedì 14, hanno assistito un loro familiare in cura presso una stanza del pronto soccorso dell’ospedale di Polistena. Raccontavano che in quella stanza quella notte, vi erano 3 pazienti e 4 persone che li assistevano, familiari e/o parenti.

Durante la notte in quella stessa stanza i medici e/o gli infermieri del P.S., hanno portato un immigrato di colore che appariva in pessime condizioni. Stava molto male, tossiva, starnutiva e respirava a fatica. Alle prime ore del mattino, quindi dopo diverse ore di degenza in quella stanza, insieme ad altre persone, quell’africano, veniva prelevato e pare sia stato portato ai Riuniti di Reggio Calabria.

Sempre quella mattina 14, i pazienti di quella stanza P.S. e chi li assisteva, udivano infermieri e medici discutere sulla necessità di disinfettare quella stanza ove era stato comunque ricoverato l’africano, in quanto affetto da tubercolosi (africana ?). mi raccontavano i miei anziani interlocutori, che i presenti preoccupati di quanto udivano si rivolgevano irritati e increduli a medici ed infermieri presenti e da uno di questi “medici”, ricevevano “rassicurazioni”. Infatti tale “medico (?)” dichiarava senza pudore “CHE LA TUBERCOLOSI NON SI PRENDE COSI'” e che non c’era nulla di cui preoccuparsi….

All’uopo, trascrivo brani di ricerche medico-scientifiche scritte da Daniele Serra, in Ricerche Tubercolosi: la tubercolosi si trasmette per via aerea. La sua trasmissione avviene per mezzo delle goccioline di saliva che il paziente emette durante la fonazione, durante gli starnuti e i colpi di tosse…. E’ sempre stata una malattia grave con un’elevata incidenza di mortalità, soprattutto nei Paesi sottosviluppati. …trasmissione della tubercolosi: uno di questi è la lunga permanenza in ambienti chiusi a contatto con individui affetti dalla malattia. Anche gli ospedali rappresentano la sede più comune di contagio, soprattutto in condizioni di sovraffollamento o
di condizioni igieniche non adeguate….I ricercatori di recente hanno scoperto un numero elevatissimo di casi antibiotico-resistenti in Africa, Asia, Europa e America Latina… ecc..

E’ appena evidente la cialtroneria di tale “medico” e la sua grave mancanza di responsabilità. Inutile parlare di etica di fronte a tanta idiota arroganza. Vengono in mente lauree regalate o comprate o scambiate in qualche più o meno vicina università ma rimane la grave situazione prodotta da soggetti che nulla a che fare hanno con la “sanità”… questa sconosciuta. Personalmente, ho invitato i miei interlocutori a riguardarsi e necessariamente a far sentire le loro ragioni. Ma mi chiedo come si può gestire la salute dei Cittadini con tanta ignobile leggerezza?

E’ questo il modo di assicurare la salute in Calabria ai Contribuenti che pagano le tasse, le stesse tasse se non di più che nelle altre Regioni del Paese?

Ringrazio per l’attenzione. Raffaele D E G N I