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L’allarme sull’Ospedale di Polistena, “Ci preoccupa l’indifferenza, occorre prendere in mano la situazione”

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Di GiLar

Non c’è pace per l’Ospedale di Polistena e per i tanti bravi medici e infermieri, come di tutto il personale sanitario, sempre in preda alle emergenze e oltre a queste per salvare vite umane anche combattere contro la burocrazia. E soprattutto contro quella che oggi potrebbe definirsi una vera e propria “indifferenza” per un nosocomio che è di fondamentale importanza per tutta la Piana di Gioia Tauro. Ieri si è parlato dello sblocco dei fondi per gli ospedali di Vibo Valentia e Gioia Tauro, si legge che “si dispone che le esigenze finanziarie necessarie per le varianti progettuali agli interventi per la realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro, quantificate in 171 milioni 518 mila 700 euro, di cui 30 milioni per l’approvazione del progetto esecutivo del nuovo ospedale di Vibo Valentia e i 141 milioni 518 mila 700 euro per l’approvazione del progetto definitivo del nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro, debbano, prioritariamente, trovare copertura sulle risorse disponibili per la Regione Calabria a valere sui fondi ex art. 20 della legge n. 67/88, in coerenza con la nuova programmazione della rete ospedaliera”. E l’Ospedale di Polistena? Che soddisfa migliaia di accessi quotidiani e che è l’unico punto di riferimento della Piana per il Pronto Soccorso? Ed è da queste condizioni che il “Comitato Spontaneo a Tutela della Salute” lancia l’allarme nella sua pagina social con queste parole, “L’ospedale SPOKE di POLISTENA soddisfa un territorio vasto, 33 comuni interessati, circa 150.000 abitanti, un’utenza che stenta a prendere coscienza del reale pericolo che stiamo correndo, questa INDIFFERENZA ci preoccupa, bisogna riprendere in mano la situazione, tutti i COMUNI con in testa i loro SINDACI si ricompattino a difesa dell’OSPEDALE di TUTTI. Non si può, SI DEVE!”.
Francamente, questa “indifferenza” preoccupa anche noi che stiamo facendo da anni una battaglia a tutela dell’Ospedale di Polistena come condizione primaria e fondamentale per il diritto alla Salute sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana, in un paese democratico, ma soprattutto che ama definirsi “civile”.