E’ indagato per truffa nella realizzazione della struttura alberghiera “Uliveto Principessa Park Hotel”
Operazione “Principessa”: la verità di Antonio Giovinazzo
E’ indagato per truffa nella realizzazione della struttura alberghiera “Uliveto Principessa Park Hotel”
Riceviamo e pubblichiamo
Sono Antonio Giovinazzo, indagato nel procedimento penale pendente presso il Tribunale di Palmi scaturito dall’operazione denominata “Principessa”.
In riferimento all’articolo pubblicato dal quotidiano “Calabria Ora”, ed alla notizia dell’apertura del dibattimento innanzi il Tribunale di Palmi, vorrei intervenire per chiarire alcuni aspetti della vicenda. Invero, non posso non rilevare, per amore di verità, che nell’articolo pubblicato sono state riportate una serie di notizie non veritiere e tese a ledere l’immagine della struttura alberghiera ancorché dei proprietari, sento il dovere di rappresentare adeguatamente la posizione del sottoscritto e della famiglia Giovinazzo.
In particolare, l’articolo fa riferimento alla ricostruzione dei fatti sostenuta dall’Ufficio di Procura, che contesta la realizzazione di una truffa per la realizzazione della struttura alberghiera “Uliveto Principessa Park Hotel”, attraverso lavori fatturati e mai eseguiti e società di comodo utilizzate per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. In particolare, l’articolo riporta che la famiglia Giovinazzo, attraverso dei lavori fatturati e mai eseguiti, società di comodo utilizzate per l’emissione di fatture totalmente false o finanziariamente assurde ha realizzato una struttura alberghiera, la “Uliveto Principessa Park Hotel” perpetrando una presunta truffa ai danni dello Stato per la cifra di 2 milioni e settecentomila euro.
Mi pare doveroso ribadire che la “Uliveto Principessa Park Hotel” di Cittanova è una struttura alberghiera con classificazione a 4 stelle lusso realizzata dalla famiglia Giovinazzo negli anni 2000/2003 accedendo ai benefici finanziari previsti dalla legge 488/92, per effetto della quale ha percepito un contributo pari ad € 2.700.000,00, Al contempo, per completare la struttura alberghiera, la famiglia Giovinazzo ha investito le proprie risorse economicamente ed ha anche contratto debiti, sottoscrivendo un mutuo bancario con l’IRFIS Mediocredito per la Sicilia per € 5.000.000,00 ed altri finanziamenti e leasing di importi considerevoli e con apporti finanziari delle famiglie facenti parte della società Oliveto Principessa S.r.l. . E’ altrettanto importante evidenziare, che vi è una perizia disposta dal Tribunale di Palmi che attesta il valore della struttura a circa 18.000.000,00 oltre IVA ( come da perizia del Tribunale che, peraltro, non contempla le attrezzature e gli arredi ).
Da una tale valutazione sembra improbabile che con il contributo pubblico percepito sia stato possibile perpetrare una truffa di una tale entità descritta nell’articolo del quotidiano.
La struttura alberghiera oggetto di sequestro è il risultato del sacrificio economico di un’intera famiglia di imprenditori, che hanno deciso di investire tutti i risparmi ed anche una parte consistente del proprio patrimonio immobiliare per realizzare un’attività nella quale credono fermamente ed in grado di rilanciare le sorti di un intero territorio, si pensi al positivo impatto occupazionale che la struttura ha avuto sin dal suo avvio, dall’anno 2003, in una zona notoriamente afflitta da un elevato tasso di disoccupazione.
Nonostante tutto, rimaniamo fiduciosi nel lavoro della Magistratura, che saprà valutare e discernere serenamente in tempi brevi i fatti contestati.
Antonio Giovinazzo