I Giudici del riesame hanno riconosciuto la totale assenza di esigenze cautelari a carico del Chemi, in accoglimento delle richieste degli Avv.ti Girolamo Albanese e Giuseppe Cherubino. Nel mese di febbraio la Seconda sezione penale della Cassazione aveva annullato l’ordinanza del Tdl che nell’agosto 2019 aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare, ed aveva trasmesso gli atti a Reggio Calabria per un nuovo esame. La difesa ha rappresentato che i fatti posti a fondamento della contestazione di associazione mafiosa nei confronti del Chemi sono risalenti nel tempo e successivamente ad essi non vi è nulla che possa confermare la permanenza della partecipazione dell’indagato, né la sua vicinanza al contesto associativo, tutto comunque ancora da dimostrarsi nel giudizio di merito. In udienza l’Avv. Albanese ha sostenuto che non sia possibile accedere all’orientamento giurisprudenziale secondo cui le esigenze cautelari per il reato di associazione mafiosa siano escluse solo in caso di collaborazione con la giustizia, ma che sia corretto e conforme ai principi costituzionali escluderne la sussistenza qualora, come nel caso di Chemi, una pluralità di elementi concreti depongano comunque favorevolmente. Il Tdl ha quindi annullato l’ordinanza custodiale e disposto l’immediata scarcerazione dell’imputato.