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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Omicidio Lazzaro, nessun pericolo. I funerali saranno pubblici

Omicidio Lazzaro, nessun pericolo. I funerali saranno pubblici

Funerali pubblici per Salvatore Lazzaro, il 23enne ucciso con due colpi di fucile sparati attraverso la finestra di casa a Sorianello nel Vibonese. Secondo la Questura di Vibo Valentia non ci sono problemi di ordine pubblico di conseguenza i funerali possono essere celebrati con il rito ordinario. Si svolgeranno domani alle 17

Omicidio Lazzaro, nessun pericolo. I funerali saranno pubblici

Funerali pubblici per Salvatore Lazzaro, il 23enne ucciso con due colpi di fucile sparati attraverso la finestra di casa a Sorianello nel Vibonese. Secondo la Questura di Vibo Valentia non ci sono problemi di ordine pubblico di conseguenza i funerali possono essere celebrati con il rito ordinario. Si svolgeranno domani alle 17

 

 

VIBO VALENTIA – Nessun funerale in forma privata e nessun pericolo per l’ordine pubblico. È quanto stabilito dalle Forze dell’ordine che hanno dato il proprio assenso ai funerali in forma pubblica di Salvatore Lazzaro, 23 anni, ucciso a colpi di fucile nella tarda serata di venerdì nella sua abitazione di località «Fago Savini» di Sorianello, in provincia di Vibo Valentia. L’ultimo saluto al giovane avverrà pertanto domani alle ore 17 con una messa funebre nella chiesa del «Cristo Redentore» di Fago Savini a pochi metri dall’abitazione nella quale è rimasto vittima di un agguato. A consentire la celebrazione dei funerali è stata anche la Procura di Vibo che ha terminato nella giornata odierna tutti gli esami autoptici sul cadavere di Salvatore Lazzaro, trasportato all’ospedale di «Germaneto» di Catanzaro nella notte fra venerdì e sabato scorsi nell’estremo tentativo di strapparlo alla morte. Dall’autopsia è emerso che Lazzaro è deceduto per una ferita d’arma da fuoco, per la precisione un fucile, che l’ha attinto al collo ed alla testa. L’omicidio, secondo gli inquirenti, rientrerebbe nel riassetto degli equilibri fra due gruppi che si contenderebbero da oltre un anno il controllo del traffico di droga nella zona fra Fago Savini e Gerocarne