La nota di Caterina Sorbara
Omicidio Arcangelo Pelaia: “Non c’è pace per la Piana di Gioia Tauro”
La nota di Caterina Sorbara
Non c’è pace per la Piana di Gioia Tauro già dilaniata da tanti problemi. Registriamo l’ennesimo efferato fatto di sangue. Ieri pomeriggio, prima delle 18, nelle vicinanze della sede del Comando dei Vigili Urbani, a Gioia Tauro è stato commesso un altro omicidio. A cadere sotto i colpi di un’arma calibro 9×21 un uomo di 37 anni Arcangelo Pelaia, vedovo e padre di due figli. L’uomo si trovava alla guida della sua Fiat Panda bianca. Prima l’auto è stata speronata e subito dopo sono stati sparati diversi colpi. L’uomo è morto all’istante. Arcangelo Pelaia era già noto alle forze dell’ordine perché nel 2005 era stato
coinvolto nel duplice omicidio dei cugini Leonardo e Saverio Giacobbe, avvenuto sul lungomare della città del porto.
Subito dopo l’omicidio sul posto oltre i carabinieri e la polizia è giunto il procuratore della Repubblica di Palmi Guiseppe Creazzo. Notizie di questo genere non vorremmo mai darle la nostra terra ha nobili origini, è fucina di cultura e dovrebbe essere in prima pagina solo per avvenimenti inerenti alla cultura e non alla violenza. Mi chiedo quando tutto questo male finirà, se scriveremo mai la parola fine, per una Calabria finalmente libera, libera di volare solo sulle ali della bellezza e della cultura che hanno contraddistinto lee sue origini.
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